< Rime (Vittoria Colonna)
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Sonetto CXX Sonetto CXXII


SONETTO CXXI

Tralucer dentro al mortal vel consparte,
  Quasi lampo, cui serra un chiaro vetro,
  Mille luci vid’ io, ma non mi spetro
  Dal mondo sì, ch’ io le depinga in carte.
Amor nell’ alma accesa a parte a parte
  Vere l’ impresse già molt’ anni a dietro,
  Ond’ ei spinge il desio, ed io m’ arretro
  Dall’ opra, ch’ ogni ardir da se diparte.
E s’ avvien pur, ch’ io ombreggi un picciol raggio
  Del mio gran Sol, da lagrime e sospiri,
  Quasi da pioggia, o nebbia par velato.
Se in amarlo fu audace, in tacer saggio
  Sia almeno il cor, che omai sdegna il beato
  Spirto, che mortal lingua a tanto aspiri.

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