< Rime (Vittoria Colonna)
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Sonetto CXXI Sonetto CXXIII


SONETTO CXXII

Alma cortese, che con dolci accenti
  Lungi da Lete il tuo bel Sole onori,
  E di ogni sua vittoria eterni allori
  Consacri in carte alle future genti;
Per sparger, questi di virtute ardenti
  Tutti i suoi raggi, e fur di lui minori
  Destin, Fato, momento, umani errori,
  E ciò ch’ apporta di fortuna i venti.
Sol una nube amato lume infesta,
  Par che contrasti, e gir non lasci intiero
  Là dove il porta il tuo leggiadro stile.
Ciò fu, che ’l bel paese, u’ se di questa
  Terrena cinse, e d’ un bel nodo altiero
  Troppo ebbe (mentr’ ei ne fe giorno) a vile.
 

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