< Rime (Vittoria Colonna)
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Sonetto CXXIII Sonetto CXXV


SONETTO CXXIV

I nove cori, e non le nove altere
  Sorelle, il pensier scorge, e in mezzo ardente
  Sol, che gli alluma intorno, apre la mente
  Umile alle scienze eterne e vere.
Accolta poi fra le divine schiere
  Tanto alzar sovra se l’ alma si sente,
  Che fuor del natural corso sovente
  Segue quel Sol con piume alte e leggiere.
E se non ch’ ella pellegrina e indegna
  Del ben di tanta patria, forse Amore
  Potrebbe farla quì chiara e felice.
Ben fa quel foco, che pien d’ ogni onore,
  O vaghezza mortal, si duole e sdegna
  Quasi arbor, che non vien da sua radice.
 

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