< Rime (Vittoria Colonna)
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SONETTO LI
Ne’ più costante cor, nè meno ardente,
Più dolce suono, o men vivo desire,
Potran darmi giammai cotanto ardire,
Che a sì dubbia speranza erga la mente.
Nè men convien tra la perduta gente
Cercar rimedio al mio grave martire,
Nè tranquillar là giù gli sdegni e l’ ire;
Molto è il mio Sol da lor tenebre assente.
Ma se giova sperar in debil’ arte;
Di Fetonte l’ ardir, d’ Icar le piume,
Instrumenti sarieno al mio mal degni.
Da condurmi vicino a quella parte,
Ove soggiorna il mio fulgente lume,
Perch’ ei d’ alzarmi a miglior vol m’ insegni.
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