< Rime (Vittoria Colonna)
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Sonetto LI Sonetto LIII


SONETTO LII

Sperando di veder là su ’l mio Sole,
  Mi parea in terra far lunga dimora,
  Non per esser nel Ciel seconda Aurora,
  Come l’ amico nostro pensier vuole.
Ma s’ ei scacciar l’ oscure nubi suole,
  Potria fugar le mie tenebre allora;
  E far l’ alma sì chiara, ch’ ella ancora
  S’ allegri più di quel ch’ or più si duole.
Gloria mi fu vederlo cinto intorno
  Di mille nodi, e con l’ invitta mano
  Scioglierli tutti, ed annodarne altrui:
Che saria rivederlo sopr’ umano?
  Ei di me lieto, ed io beata in lui
  Accompagnarlo a rimenare il giorno?

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