< Rime (Vittoria Colonna)
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SONETTO LXII
Se in Oro, in Cigno, in Tauro il sommo Giove
Converso fu da cieco error sospinto
Dal divin seggio al terren Labirinto,
E mosse quel che gli altri ferma e move.
Amor, s’ appregi sol mirabil prove
Da gloria vana, e stran desir convinto,
Portami ov’ or dal valor proprio spinto
Riluce il mio bel Sol con luci nove.
Maggior miracol fia, più chiara impresa
Di trasportarmi al Ciel col mortal velo,
Che indur con umil forma in terra i Dei.
Ma se d’ alto desir la mente accesa
Vaneggia astretta d’ amoroso zelo,
Porgi tua forza, e ardir ai pensier miei.
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