< Rime (Vittoria Colonna)
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SONETTO LXIX
L’alte virtù d’ Enea superbe e sole
Fan risonar quel chiaro almo intelletto;
Ma se ’l Ciel dava al canto egual soggetto,
Propria luce a quest’ occhi era ’l mio Sole.
Questo lume, che ’l mondo onora e cole,
Dava cagion d’ alzar suo grand’ effetto;
Nè tal splendor or cape in minor petto,
Onde ciascun della sua età si dole.
Non già, che la materia il nome eterno
Toglia a sì degno Autor, nè a tali effetti
Merto e ragion non faccian chiara istoria;
Ma condur quest’ in Ciel, non nell’ inferno,
Lodar vera virtù, non saggi detti
Farian più chiara l’ una e l’ altra gloria.
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