< Rime (Vittoria Colonna)
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Sonetto LXXIV Sonetto LXXVI


SONETTO LXXV

Anima eletta, ch’ anzi tempo spinta
  Dal propio merto, lieta al Ciel volasti,
  Se conforme al valor luce portasti,
  Ogn’ altra stella fu adombrata e vinta.
Ivi ti godi, e quì larga e distinta
  L’ alta strada d’ onor chiara mostrasti;
  Nè sol l’ esempio raro a noi lasciasti,
  Ma l’ immagin tua bella al cor depinta.
Felice oggi è colui, che per l’ altiere
  Orme s’ invia, che sì lodata cura,
  S’ ei ben non giunge al segno, eterno il rende.
Mostrò il Ciel maggior forza, e la Natura
  Nuovo disegno, ch’ oggi non comprende
  Petto mortal quelle tue glorie vere.

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