< Rime (Vittoria Colonna)
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Sonetto VI Sonetto VIII


SONETTO VII

CHi può troncar quel laccio, che m’ avvinse,
  Se ragion diè lo stame, Amor l’ avvolse;
  Nè sdegno, o Morte l’ allentò, nè sciolse;
  La fede l’ annodò, tempo lo strinse?
In prima il cor, poi l’ alma intorno cinse,
  Chi più conobbe il ben, più se ne tolse;
  L’ indissolubil nodo in pregio volse,
  Per esser vinta da chi tutto vinse.
Convenne al ricco bel legame eterno
  Spiegar questa mortal caduca spoglia
  Per annodarmi in più leggiadro modo.
Onde tanto legò lo spirto interno,
  Ch’ a cangiar vita io fermerò la voglia
  Soave in terra, e ’n Ciel felice nodo.

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