< Rime (Vittoria Colonna)
Questo testo è completo.
Sonetto LXXXIX Sonetto XCI


SONETTO XC

Le tante opre divine, e ’l sacro impero
  In terra, e ’n Ciel del nostro eterno Sole
  Scrisser quei santi in semplici parole,
  Per non giunger con arte forza al vero.
Mossa da simil fede io scrivo; e spero,
  Che se le lodi vostre rare e sole,
  Qual posso, io canto, o come ’l ver le vuole,
  Non se ne sdegni il vostro animo altero.
Che quasi perla candida, ch’ in oro
  Sottil s’ appoggia sì, ch’ altra vaghezza
  Non può impedir la sua più chiara luce;
La vostra vera gloria in quell’ altezza,
  Che merta cosi ricco e bel tesoro,
  Dentro al mio basso stil sola riluce.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.