< Rime (Vittoria Colonna)
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SONETTO XC
S’ io non depingo in carte il sopr’ umano
Del Roman nostro Padre almo valore,
Interna carità, pietoso amore,
Fa mancar il pensier, cader la mano.
Poscia alle glorie sue l’ umil e piano
Mio stil non giunge, e ’l casto amico ardore
Richiama l’ alma accesa, e i giorni e l’ ore
Vuol, ch’ io consumi lagrimando in vano.
Toglie all’ amato Sol la luce altera
Il canto mio, ma l’ amorosa forza
Contra ragion la cieca voglia spinge.
Diversa passion per l’ un rinforza,
E per l’ altro il desio raffrena e stringe,
Ma questa e quella fiamma io serbo intera.
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