< Rime (Vittoria Colonna)
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Sonetto XVIII Sonetto XX


SONETTO XIX

Amor tu sai, che mai non torsi il piede
  Dal carcer tuo soave, nè disciolsi
  Dal dolce giogo il collo, nè ti tolsi
  Quanto dal primo dì l’alma ti diede.
Tempo non cangiò mai l’ antica fede;
  Il nodo è stretto ancor, com’ io l’ avvolsi;
  Nè per l’amaro frutto, ch’ ognor colsi,
  L’ alta cagion men cara al cor mi riede.
Visto hai quanto in un petto fido, ardente
  Può far quel caro tuo più acuto dardo,
  Contro del cui poter Morte non valse.
Fa omai da te, che ’l nodo si rallente,
  Che a me di libertà già mai non calse,
  Anzi di ricovrarla or mi par tardo.

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