< Rime (Vittoria Colonna)
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SONETTO XXII
QUando Morte tra noi disciolse il nodo,
Che prima avvinse il Ciel, Natura e Amore,
Tolse agli occhi l’ oggetto, il cibo al core,
L’ alme congiunse in più congiunto modo.
Quest’ è il legame bel, ch’ io pregio e lodo,
Dal qual sol nasce eterna gloria e onore;
Non può il frutto cader, nè langue il core
Del bel giardin, ov’ io piangendo godo.
Sterili i corpi fur, l’ alme feconde,
E ’l suo valor quì col mio nome unito
Mi fa pur madre di sua chiara prole,
La qual vive immortal, ed io nell’ onde
Del pianto son, perch’ ei nel Ciel salito
Vinse il duol la Vittoria, ed egli il Sole.
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