< Rime (Vittoria Colonna)
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Sonetto XXVIII Sonetto XXX


SONETTO XXIX

Le meraviglie, che tra noi comparte
  Il Cielo, allor che con benigni aspetti
  Suoi lumi accende a produr tali effetti,
  Che ’l poter suo maggior ne mostri in parte,
D’ intorno lampeggiar chiare consparte
  Al mio Sole vid’ io; Voi spirti eletti,
  Ch’ adornate sì rari alti concetti,
  Onorate di lui le vostre carte.
E fuora d’ ogni oggetto i sacri inchiostri,
  E dal lume divin più larga vita
  Avranno i bei felici studj vostri.
Se breve caldo qui, beltà finita
  Vi sprona tanto or; dagli eterni chiostri
  Quanto accender vi dè luce infinita?

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