< Rime (Vittoria Colonna)
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Sonetto XXVII Sonetto XXIX


SONETTO XXVIII

Primo sacro splendor, ch’ unito insieme
  Del vero Sol l’ esempio a noi dimostri;
  Chi ti contempla nei beati chiostri,
  Giunto al fin del desio lascia la speme.
Nè laccio il lega più, nè duolo il preme,
  Fuor della rete degl’ inganni nostri;
  E tu, ch’ a par del più bel lume giostri,
  Spirto, ch’ ancora il mondo adora e teme,
Qual grado eccelso, o pur qual gloria immensa
  All’ alta tua virtù destina il Cielo?
  E godi ognor nella divina luce.
Giusta man degni premii quì dispensa;
  Fu vera guida agli altri il mortal velo;
  Or dell’ alme lo spirto è onor e duce.

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