< Rime del conte Collaltino di Collalto
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Ad Elena, perchè abbia pietà di lui
V VII

VI

Ad Elena, perché abbia pietà di lui.

     Elena, poi ch’il pianto e le parole,
ch’io spargo ognor per farvi forse umíle,
vanno crescendo, e mai non cangia stile
l’eccessivo splendor del vostro sole,
     che non m’abbagli e struga come sòle
l’altiero sguardo a cui non è simíle
(ch’ogni vago, ogni bello, ogni gentile
si scorge ne le luci oneste e sole);
     dolce pietà di me v’allacci e prenda,
ché gli occhi stanchi non versan piú pianto,
né la voce sfogar può il suo dolore.
     Chi mi tolse il mio ben, prego mel renda;
ché il lagrimare e sospirar cotanto
in sempiterni danni ha chiuso il core.

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