< Rime disperse
Questo testo è completo.
VII
VI VIII


 
Sonanti liti, e voi, rigidi scogli,
ove piangon dal vento l’ onde rotte,
diserte piagge e solitarie grotte
4ove spesso disfoco i mei cordogli;

immenso mar, che con l’ altr’ acque accogli
da questi occhi mei amare gotte,
e che col suon de mie voce interrotte
8sovente acquieti l’ inquïeti orgogli;

orridi monti, e voi, minute arene,
che senza numer sète e senza fine,
11sì come sono ancor mie amare pene;

per parte inerte, inculte e peregrine
debb’ io sempre, in disio e fòr di spene,
14dolermi al mondo con voci meschine?

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.