< Rime disperse
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VIII
VII IX


 
Limpido fonte, che sovente ascolti
il suon dell’ aspre mie voci dolenti,
liberi augelli, che con mesti accenti
4sète al mio lamentar più fiate avolti;

selve, antri, boschi, che avete sepolti
i sparsi mei sospir del petto ardenti,
fere silvagge, e voi, Ninfe eccellenti,
8monti, piagge vicine e lochi incolti;

o testimoni de mia iniqua sòrte,
a l’ impia mia nemica fati fede
11quanto me sia la vita acerba e forte.

E s’ ella il grave mio dolor vi crede,
vedreti convertirsi in vita morte,
14ché vita e morte sol da lei procede.

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