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Io diveller mi vanto, io crollar posso Le chiome attorta e colorata il viso
Questo testo fa parte della raccolta Giuseppe Battista

XVII

EROSTRATO

     Rinascete, architetti: incendio insano
i miracoli vostri oggi divora;
l’opra di cento etá disperde un’ora,
l’opra di cento re strugge una mano.
     Ecco, per mio coraggio, infranta al piano
la macchina miglior l’Asia deplora,
e quel sacro delubro, ove s’adora
Delia, deride i terremoti invano.
     Vadane a calpestar soglia regale,
e sia madrina al bambolin di Pella
la dea che nacque ad avventar lo strale;
     ch’io bramo esser famoso, e sia pur ella,
siasi dell’empietá parto fatale,
la fama, quando è grande, è sempre bella.

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