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Strozzi, chi gode sul gioir presente
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti di Gabriello Chiabrera

I

AL PRINCIPE

D. CARLO MEDICI CARDINALE

Lodagli la liberalità.

Sempre del vulgo vil vegghia la cura
     Gemme adunando, e non è mai lontano
     Dall’arche aurate, e poscia ampio Oceáno
     4N’inghiotte il nome, e cieco obblío sel fura.
Anima altiera, e di goder sicura
     Fama di grido eterno, apre la mano
     Larga dell’ôr; nol ti rammento invano,
     8Spirto real, dal cui mattin s’oscura
Ogni altro Sol; tu del purpureo manto,
     Tu del gran Vaticano innalza i pregi;
     11Ed io tuoi pregi innalzerò col canto.
Deh non per ira la mia fè si spregi,
     O l’ardir si condanni! è giusto il vanto
     14Quando sen fa tributo a merti egregi.

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