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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti di Gabriello Chiabrera
II
AL SIG. GIO. BATTISTA STROZZI
Ch’ei non pensi sull’avvenire.
Strozzi, chi gode sul gioir presente
Appaghi il cor; quel che per nom s’attende
Tempo avvenir, verrà quasi torrente
4Quando tributo al mar tranquillo rende:
O quasi fiume altier quando fremente
Conturba l’onda, ed adirato scende;
Allor da lunge il peregrin, che sente
8I gran rimbombi, alto stupor ne prende.
Ma quei di svelte piante empie le strade,
E sforzando nei campi argini e mura
11Porta diluvio alle cresciute biade.
Strozzi, nube ricopre orrida e scura
Ciò, ch’a noi serba la futura etade:
14Di lontana stagion non prendiam cura.
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