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Tesse quest'ermo bosco, allor ch'ei fugge Or che del Sol più temperato è il raggio
Questo testo fa parte della raccolta Poesie di Claudio Achillini

IX

NELLA SELVA PRESSO IL RENO

al ritorno dalla corte di Roma

A Gasparo Ercolano

     Siedo al rezzo gentil di selva antica,
che se stessa nel Ren pinge e vagheggia,
or che il sol bacia Sirio e ne fiammeggia
ed arde quasi la campagna aprica.
     Qui par che il fiume in suo tenor mi dica:
— De’ bei riposi tuoi questa è la reggia;
qui pur sui colli del tuo cor verdeggia
la fronda degli ulivi al cielo amica. —
     Gasparo, io sento in su l’ombrosa riva
mormorando recarmi il picciol Reno
la pace, che col Tebro al mar fuggiva.
     Cosí l’ore tranquille e quel sereno,
cui l’aprico di Roma a me copriva,
svelato godo a le bell’ombre in seno.

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