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Questo testo fa parte della raccolta Poesie di Giovan Leone Sempronio
VII
LA MAESTRA DELLE FANCIULLE
Stuol di varie fanciulle in giro accolte
davanti a la mia Clori un dí sedea,
ed ella molte in tesser tele e molte
in far trapunti ad instruir prendea.
Lá, de le fila a l’arcolaio avvolte
un bianco e picciol globo altra facea;
qua, con le sete or annodate or sciolte
prezïose orditure altra tessea.
— O tènere — diss’io — vaghe donzelle,
ch’or questi ite annodando or quei lavori,
ch’ite pungendo or queste tele or quelle;
guardate ancor non imparar da Clori,
nemiche di pietá, d’amor rubelle,
a punger l’alme, ad annodare i cori.
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