Giovan Leone Sempronio (Urbino, 1603 – Urbino, 31 dicembre 1646greg.[1]), noto anche come il Fuggitivo e il Vigilante, poeta italiano.
Testi di Giovan Leone Sempronio (16)
Testi in cui è citato Giovan Leone Sempronio (1)
Cerca citazioni su Giovan Leone Sempronio...
Collegamenti esterni
Opere
- Liriche di Giovan Leone Sempronio (1910)
- Cari lacci de l'alme aurati e belli
- Carolando intrecciate ai lor pastori
- Come acchetar, come compor si deggia
- Con immoto ti stai ciglio severo
- In fin di qua dal mio natio terreno
- Lascia, Cilla gentil, lascia disciolte
- Mentr'io teco tentava, idol diletto
- Oh come vano, oh come folle e stolto
- Parlo con gli occhi a' tuoi begli occhi, e spesso
- Quelle, che in mezzo a spettatrice schiera
- Queste famose e celebrate carte
- Se già con cieco e poco saggio avviso
- Sembra Eurilla gentil vaga turchetta
- Stuol di varie fanciulle in giro accolte
- Tutta amor, tutta scherzo e tutta gioco
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.