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Traduzione dal greco di Angelo Maria Ricci (1824)
II secolo a.C.
Questo testo fa parte della raccolta Le odi di Anacreonte e di Saffo


De’ gigli candidi
     Bianca assai più
     In Rodi, o Fillide,
     4La rosa fu;

Ma quando Apolline
     Ivi approdò,
     E con l’Egioca
     8Dea s’incontrò,

Costei che d’avido
     Foco arrossì,
     Dal suo riverbero
     12La colorì.

E tinto in porpora
     Il bianco fior,
     Serbò l’immagine
     16Del suo rossor.

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