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Tieste, e Detta
- Tieste
(inoltrandosi lentamente)
O notte!
- Erope
(Parmi? O voce
15Suona d’intorno?)
- Tieste
O notte! io ti consacro
Fraterno sangue.
- Erope
(Forsennato! Il passo
Qui gli fia tolto).
- Tieste
20Tremo? E pende intanto
Su me il brando tirannico. –
Impugna un ferro
Tu, ferro
Vendicator, liberator, ferisci.
- Erope
Qui sol ferisci.
- Tieste
25O! chi se’ tu? Qual voce!...
Erope?...
- Erope
Iniquo
Accostandosi a Tïeste.
- Tieste
Or tu t’arretra: inciampo
Fia questo tuo, che costeratti sangue;
30Nè altro ci salva, che il delitto. Vanne.
- Erope
Ferma: dove precipiti? Quel ferro
A me, Tïeste, a me.
- Tieste
L’avrai... fumante. –
Orrido arcano è omai svelato: insidia
35Di re vil qui mi trasse: ebben se l’abbia
Quella, ch’ei vuol, morte.
- Erope
Fraterna morte!
Morte di re!
- Tieste
Quest’è notte di pianto,
E a noi di morte, o pace. Odi, e abbandona
40Me al mio furor. – Come lasciaiti, e all’atrio
Tornai del tempio, non veduto vidi
Al debil raggio di lontano lume
L’Argivo ripassar, che per Micene
Tua morte sparse: e con voce soppressa
45A Emneo parlava, e ’l nome di Tïeste
Tra il silenzio mi giunse; io quindi volli
Seguirli ambo da lungi. – Qui s’aggira,
Chè anzi di me mosse ver Argo, intesi
Dire sommessamente. Muti, muti
50Scesero, e nulla intesi io più.
- Erope
Sospetto
Lieve ti tragge al fratricidio.
- Tieste
Oh donna!
Mal fermo hai cor: non se’ tu madre? Trema.
Fiati tal nome un dì causa perenne
Di lagrime, di sangue. Al re, se il vuoi,
55Me vittima e tuo figlio offri: lo svena
Su me già agonizzante: Atreo sul nostro
Sangue passeggi, e ci calpesti: è vita
La mia d’orror; nè di me duolmi; duolmi
Di te. – Di te che fia?
- Erope
Non sarò mai,
60Segua che può, di più feroci eccessi
Complice mai.
- Tieste
Il reo son io.
- Erope
Che! rea
Sareimi io più, se al tuo t’abbandonassi
Rabbïoso attentato; or va: tua morte,
65Folle, tu tracci, non d’Atreo; l’accerchia
Stuol di guardie fedeli, armate tutte
Per trucidarti.
- Tieste
Trucidarmi? M’arma
Vendetta il cor: avventerommi; esangue
70Pel mio braccio cadrà; dispersi allora
Que’ sgherri suoi, a me, quai sono, schiavi
Si prostreran.
- Erope
Nutri tua speme ad agio:
Ma a fin per me non giungerà.
- Tieste
Dicesti?
75Ora mi lascia.
- Erope
E quel che promettesti,
È forse ciò? Così d’Argo abbandoni
L’infauste mura? Folle me! A’ tuoi detti
Creder io mai dovea?
- Tieste
80D’abbandonarle
Tempo or non è. Più che a cimento, a certa
Morte n’andrei: troppo soffersi; è questo
L’unico istante che da tanto affanno
Mi sciolga al fine, ove tu sgombri.
- Erope
Ah! fuggi:
85Miei gli spasimi sien, miei sien gli affanni,
Mie le lagrime, mie; tutto in me sia,
Purchè libero tu.
- Tieste
Nè conoscesti
Di qual io t’ami amor? Te in pene, io salvo?
90Morire, o teco lagrimar sin morte
Resta solo a Tïeste: e questo fia,
Se te perder dovrò.
- Erope
T’affidi or tanto,
95Empio, a tuo core? Chi te allor da eterno
Torriati affanno? Pur ch’altro ti manca
Fuorchè gustar sangue german? Ma il gusta,
T’abbevera, ti pasci: indi che speri?
Certo non me; che son d’infamia carca,
100E troppe son: del talamo d’Atreo
All’inaudito scorno, e chi riparo
Porger può mai? non già Tïeste.
- Tieste
Or quella
Non se’ tu, che giurasti amore e morte?
- Erope
Iniquo! amore a te! Non mai: non altro
105Che orrore a te. Fuggi da me; tue mani
Son parricide; io la tua voce orrenda
Odo sonar dentro il mio cor: la voce
Dell’empio è questa, e seduttrice voce...
A che ti stai ferocemente immoto?
110Non vibri il colpo? vittima, trïonfo
Pieno sarò del tuo furor: ma colpa
Infame, immensa, e di tutte tue colpe
Maggior ti fia di tuo fratel la morte. –
Oh! muto tu con torvi occhi mi guati!
115Eccoti dunque il petto: il pugnal drizza,
E in mezzo al cor tutto mel pianta.
- Tieste
... Taci.
Non vedi tu?
- Erope
Vaneggi?
- Tieste
– Ubbidirotti;
Ucciderò. –
- Erope
120Tu fremi?
- Tieste
– Il braccio reggi
Tu. –
- Erope
Di morte tu parli? Ebben la bramo;
Ma da tue mani: svenami, il ridico,
Svenami, e fuggi. – Gli estremi momenti
125Non funestar di mia misera vita;
Io te l’offro; ella è tua... Sia tutto tuo;
Ma va, ch’io non ti vegga.
- Tieste
Ombra... gigante
Qui dinanzi non vedi? Ha fiamma il crine,
Sangue negli occhi bolle, e di atro sangue
130Sprazzi li grondan dalla bocca; mira...
Sul mio volto gli slancia. Ella mi tragge
Pel braccio. – Vengo, vengo.
- Erope
Oh!
- Tieste
Vengo, vengo:
Sangue chiedi? l’avrai: Quelle grand’orme
Che tu stampi di foco... sieguo. – Oh! lampo!
135Oh! tenebre! Oh singhiozzi moribondi!...
Erope... il vedi? senti tu? – Ma dove
Lo spettro è, che scortavami? Lo voglio,
Lascia, seguir. – Tu, tu, vil, mi trattieni.
- Erope
Quai precipizj!... ove corri? Deh...!
- Tieste
A tutto:
140Sia che si vuole; scostati; ho risolto. –
- Erope
Oh dio! – Giacchè non vuoi da me tu udire
Nulla ragion, le voci ascolta almeno
Della pietà: per quel fatale amore,
Che ci congiunse, per tuo figlio, all’ira
145Snaturata pon modo. – T’amo, il sai,
Nè tal compenso rendermi. Di colpe,
D’esecrazioni graverammi a dritto
Il mondo teco!... Deh! cessa... deh! fuggi,
O mi traffiggi.
- Tieste
150Sì. – Che fo? – T’ascolto,
O donna, troppo; moriam tutti, o cada
Atreo.