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Questo testo fa parte della raccolta Poesie varie (Marino)/Versi di occasione
LIII
ALLO STESSO
pel suo giorno natale.
Tonate, o bronzi concavi e sonori,
e salutate da l’eccelsa ròcca,
con lingua ardente e con ferrata bocca,
del gran Sol di Savoia i lieti albori.
La nera gola e ’l cupo sen, che fuori
con orribile scoppio aventa e scocca
tempeste, onde mortal grandine fiocca,
vomiti fumi e partorisca ardori.
Voli in rapidi globi il piombo greve,
e le fiamme festive intorno sparte
stemprin de l’Alpi la tenace neve;
ch’onorar d’altra guisa, o con altr’arte
che con fulmini e foco, altri non deve
colui, che è foco e fulmine di Marte.
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