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Questo testo fa parte della raccolta Bartolomeo Dotti
IV
RESTITUENDO LE LETTERE
Tornatevene pur, note mendaci,
sovra cui distillai lo spirto in guardi;
tornate pur, caratteri bugiardi,
sovra cui distemprai l’anima in baci.
Sí, sí, tornate in quelle man fallaci,
che giá vi colorîro. Or se ben tardi
io mi strappo dal cor le faci e i dardi,
in voi tutti suggello e dardi e faci.
Ite, dite a colei che mi vi diede,
che l’occhio mio senza l’ostacol vostro,
disappannato al fin, meglio ci vede.
Vede che quando l’empia a l’amor nostro
in voi giurò costanza e giurò fede,
fu costanza di carta e fé d’inchiostro.
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