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Giovanni Pascoli - Traduzioni e riduzioni (1913)
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l’alba
Ecco tra ’l dire e l’udire s’addormentarono entrambe.
Nè lo goderono assai quel sonnellino, chè venne,
molle di guazza, un vicino: — Or su, chè le mani de’ ladri
preda non trovano ornai: già splendono i lumi de l’alba:
s’ode la canzoncina de l’acquaiolo che passa:
chi su la via dimora, alcun barroccio lo desta
col cigolìo de la sala; ed intronano dentro l’orecchio
già co’ la fitta de’ colpi i lavoratori del bronzo.
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