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Er lionfante Er naso
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1843

TRE MMASCHI E NNOVE FEMMINE

     De fijji sce n’aveva una duzzina,
Ma pperantro l’ha ttutti assistemati.
Giujjo e Llesandro se so’ ffatti frati,
Agusto sta in galerra a TterrascinaFonte/commento: Sonetti romaneschi/Correzioni e Aggiunte,

     Creria mòrze1 l’antr’anno, Sarafina
Ha ppijjato un pittore de Frascati,
Verginia sta a sservì co ccert’abbati,
Che la tièngheno come una reggina.

     Filumena è ffattora a Ssant’Urbano,
Briscita annò ppe’ bbalia co’ un’ingresa,
E Amaglia scappò vvia co’ un ciarlatano:

     Poi viè Fferminia c’aricàma in oro;
E ll’antre dua, che ssò Ccrèofa e Tterresa,
Nun hann’arte, ma ccampeno da lòro.


22 maggio 1843

  1. [Clelia morì.]

Note

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