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L'istoria de Pepèa La bbellezza (18 maggio 1833)
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1833

UN CUADRO BBUFFO1

     Chi è sto bbrutto vecchio caccoloso,
Che in logo de stà in pasce in zepportura,
Succhia co’ la bboccaccia er caporello2
De cuella donna, come una cratura?

     Chì è sta vacca che nnun ha ppavura
De dà er latte a cquer po’ dde bbambinello,
Che ppare er Merdoccheo de la Scrittura,
O, cquanno nun è llui, pare er fratello?

     A mmé ppuro3 me piasce sto succhietto;
Ma ppe’ cquanto me spremo in comprimenti,
Ggnisuna bbalia vo attaccamme4 ar petto.

     Cuello averà ccent’anni, io nnun n’ho vventi
Er zuo sta bbasso, e ’r mio sarta5 sur tetto:
Duncue? sarà er motivo de li denti.


Roma, 18 maggio 1833

  1. La Carità Romana.
  2. Capézzolo.
  3. Pure.
  4. Attaccarmi.
  5. Salta.

Note

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