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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1836
UN QUADRO D'UN BANCHETTO
Ve vojjo ariccontà, ssora Pressede,
Un bèr quadro c’ho vvisto stammatina.
C’era un vecchio sdrajato, e stava a vvede1
Co un zacco d’occhi2 a ppassce3 una vaccina.
E cc’era puro4 un giuvenotto a ssede
Co un ciufoletto a ffà una sonatina,
Che in testa e ddar carcaggno d’oggni piede
Je spuntava un par d’ale de gallina.
Mentre che gguardo... sento un mommorìo:5
M’arivorto,6 e un Ziggnore tosto tosto7
Disce: “Chi è sta vacca, core mio?.„
E una siggnora, che jje stava accosto
Lì ppronta pronta j’ha arisposto: “Io.„
E vvoi cosa averessivo8 risposto?
24 febbraio 1836
- ↑ A vedere.
- ↑ Con una infinità d’occhi.
- ↑ A pascere.
- ↑ Pure.
- ↑ Mormorio.
- ↑ Mi rivolgo.
- ↑ Duro duro, serio serio.
- ↑ Avreste.
Note
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