Questo testo è stato riletto e controllato.
Murtola, tu ti stilli e ti lambicchi Questa bestia incantata elefantina
Questo testo fa parte della raccolta Poesie varie (Marino)/Versi satirici


VII


IL POETA E LA MERAVIGLIA


     Vuo’ dar una mentita per la gola
a qualunque uomo ardisca d’affermare
che il Murtola non sa ben poetare,
e c’ha bisogno di tornare a scuola.
     E mi viene una stizza mariola,
quando sento ch’alcun lo vuol biasmare;
perché nessuno fa meravigliare,
come fa egli, in ogni sua parola.
     È del poeta il fin la meraviglia
(parlo de l’eccellente e non del goffo):
chi non sa far stupir, vada alla striglia!
     Io mai non leggo il Cavolo e ’l Carcioffo,
che non inarchi per stupor le ciglia,
com’esser possa un uom tanto gaglioffo.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.