Vorresti aiutare un amico tossicodipendente a uscire dal tunnel della droga e non sai come fare? Spesso si commette il grave errore di non attribuire al tossicodipendente alcuna considerazione come essere umano e di mettere in risalto solo la sua condizione, come ci suggerisce il titolo di questo articolo. In realtà, per sviluppare un piano d’intervento efficace ed evitare che il tuo amico diventi preda di una spirale discendente senza soluzione di continuità, devi avere una comprensione di base della trappola della dipendenza e soprattutto capire che il recupero di un tossicodipendente passa attraverso un lavoro interiore e personale molto lungo e difficile.

Parte 1
Parte 1 di 4:

Dimostrare il Proprio Sostegno

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    Cerca di comportarti da vero amico. Alcune amicizie durano poco, altre sono eterne. Aiutare un amico che deve affrontare un problema critico come la tossicodipendenza potrebbe contribuire a fortificare il vostro legame.
    • Non abbandonarlo nel momento del bisogno e prestagli ascolto. Potrebbe essere caduto nel baratro della droga per molte ragioni, pertanto se lo ascolterai gli darai l’opportunità di esprimere i suoi pensieri e le sue emozioni e di risalire alla causa principale della sua dipendenza.[1]
    • Comportati in maniera rispettosa, leale e affidabile. Esternare i propri sentimenti rappresenta un atto di coraggio che potrebbe comportare anche dei rischi. Dovresti riconoscere la sua forza, dicendo: “Comprendo bene che per te sia difficile e sono onorato del fatto che tu sia pronto a condividere le tue emozioni con me. Per questo ti stimo e ti sono accanto”.
    • Aiutare un tossicodipendente probabilmente è il gesto più difficile e più impegnativo che si possa compiere, ma è anche il più gratificante.
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    Mostrati empatico. Sentirsi ascoltati e compresi è fondamentale per la crescita personale.[2] Il dover affrontare il recupero dalla tossicodipendenza impone un percorso di crescita emotivamente doloroso, ma potresti alleviare la sofferenza del tuo amico ascoltandolo attentamente.
    • Mettiti nei suoi panni. Impara a essere indulgente e a non giudicarlo.[3] Potrebbe essere difficile da capire, ma puoi sempre provarci.
    • Trattalo come vorresti essere trattato tu. Probabilmente hai dovuto affrontare dei problemi nella tua vita, quindi sai benissimo ciò che ti ha aiutato a superarli e ad andare avanti.
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    Dimostragli il tuo interesse. È difficile aiutare qualcuno che soffre oppure che prende delle decisioni sbagliate che potrebbero ripercuotersi negativamente sulla sua vita. Prima o poi dovrai dirgli che ti sta a cuore il suo benessere, anche se non sembra disposto ad ascoltare i tuoi consigli.
    • Chiedigli il permesso di entrare nella sua vita. Quando qualcuno attraversa il problema della tossicodipendenza talvolta non è in grado di capire che ha bisogno di aiuto, ma è comunque disposto ad accettarlo. Potresti dire qualcosa del tipo: “Mi sembra che tu faccia abuso di sostanze stupefacenti. Se vuoi, sono pronto ad aiutarti. Sei d’accordo?”.
    • Non temere di rivolgergli delle domande dirette. Affrontare questioni difficili che potrebbero compromettere il vostro rapporto di amicizia non è semplice. Ciò nonostante dovrai porre delle domande dirette e sincere, del tipo “Pensi di essere dipendente di questa sostanza?”, o “Capisco che non è facile parlarne, ma devo capire se hai deciso di rovinarti la salute e la vita”.
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Parte 2
Parte 2 di 4:

Comprendere la Tossicodipendenza

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    Osserva il suo comportamento per imparare a riconoscere i segnali e i sintomi della tossicodipendenza.[4] Un cambiamento radicale della personalità è un segnale comune a tutti i tipi di dipendenza, incluso l’alcolismo, la dipendenza da psicofarmaci e l’abuso di oppiacei.
    • Segnali di dipendenza da oppiacei sono: segni di buchi d'ago o lividi che potrebbero denotare l'assunzione di droghe per via endovenosa (sebbene molti tossici siano esperti nel nasconderli, bucandosi in zone del corpo meno visibili, come le dita dei piedi). Un soggetto che fa uso di oppiacei potrebbe avvertire la necessità di bere molti liquidi e presentare una sudorazione eccessiva e le pupille ristrette.
    • Segnali di alcolismo: odore persistente di alcol, comportamento irritabile, linguaggio biascicato, occhi lucidi e vitrei e difficoltà nell’esprimere pensieri e idee in maniera logica. Gli alcolisti spesso cercano di occultare le prove materiali della propria dipendenza, nascondendo le bottiglie e le lattine vuote.
    • Segnali di abuso di psicofarmaci: coloro che soffrono di questo tipo di dipendenza potrebbero manifestare segnali come mancanza di coordinazione nei movimenti, linguaggio biascicato e occhi irritati.
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    Prendi nota delle date e delle volte in cui l’abuso di droghe ha causato gravi difficoltà. Se sono più di due, probabilmente il problema è ricorrente. È difficile prevedere se questi episodi aumenteranno in maniera esponenziale e se il problema si aggraverà ulteriormente, ma devi essere preparato a ogni evenienza.
    • Probabilmente consuma quantità eccessive di sostanze stupefacenti e sviene continuamente durante le feste. È stato fermato dalla polizia per guida in stato di ebbrezza oppure per atti di vandalismo causati dall’abuso di sostanze stupefacenti? È rimasto coinvolto in risse nate per problemi di droga?
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    Individua la sostanza o le sostanze utilizzate. Talvolta i tossicodipendenti fanno abuso di parecchie sostanze stupefacenti[5] , ma se le assumono di nascosto, potrebbe essere più facile notare i segnali e i sintomi, anziché individuare le droghe di cui fanno uso. In caso di dubbio, puoi sempre chiederglielo. Le sostanze stupefacenti includono (ma non sono limitate a) anfetamine, steroidi anabolizzanti, droghe “ricreative”, cocaina, eroina, inalanti, marijuana e farmaci. [6]
    • I loro effetti possono variare in base al soggetto che le assume.
    • Il soggetto potrebbe aver assunto droghe differenti, pertanto è difficile riconoscerle.
    • Nell’eventualità di un’overdose o di un’emergenza ti potresti trovare nella posizione di dover riferire al personale medico il tipo di droga o droghe assunte, al fine di garantire un trattamento adeguato.[7]
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    Individua il livello di dipendenza del tuo amico, per evitare che la situazione precipiti a tal punto da non poter correre ai ripari. Sarebbe preferibile che chieda aiuto prima che sopraggiungano conseguenze deleterie, come la perdita del lavoro, il rifiuto da parte dei propri familiari e problemi di natura economica.
    • Chiedigli: “Quali tentativi hai fatto per smettere? Perché pensi che non abbiano avuto successo?”.
    • Il tuo amico ti sembra motivato a cambiare, ma non riesce a tener fede ai suoi buoni propositi? La droga ha assunto il pieno controllo della sua vita?
    • Se è un collega universitario oppure un amico di famiglia, chiama i suoi familiari per comunicare loro la gravità della situazione. Non accollarti tutta la responsabilità.
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Parte 3
Parte 3 di 4:

Prendere Provvedimenti

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    Cerca di capire se il tuo amico intende accettare il tuo aiuto. I diritti fondamentali dell’uomo sanciscono che l’uomo è libero di chiedere e accettare aiuto, ma anche di rifiutarlo. Se rifiutasse il tuo aiuto e la situazione peggiorasse, potresti sentirti scoraggiato e impotente.
    • Fino a che punto vuoi essere coinvolto? Se stai leggendo questo articolo, probabilmente sei disposto a concentrare tutti i tuoi sforzi per aiutare qualcuno.
    • Parecchie persone non vogliono essere coinvolte nell’aiutare un tossicodipendente, quindi complimenti per la tua decisione!
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    Fissa dei paletti. Devi stabilire dei limiti, concentrandoti su ciò che risulta più utile per il recupero del tossicodipendente, senza essere permissivo. I comportamenti a rischio per un tossicodipendente includono (ma non sono limitati a): ignorare condotte poco raccomandabili; prestargli del denaro per acquistare le sostanze stupefacenti, affinché non commetta atti illeciti; sacrificare le tue esigenze e i tuoi desideri per aiutare sempre il tossicodipendente; esprimere le tue emozioni con difficoltà; mentire per coprire le sue azioni riprovevoli e continuare a offrire il tuo aiuto anche nel momento in cui non viene apprezzato e riconosciuto.[8]
    • Comunica al tuo amico che sei disposto ad aiutarlo e a sorreggerlo negli sforzi per superare la sua dipendenza, ma non intendi essere coinvolto in qualsiasi situazione che incoraggi il suo abuso di sostanze stupefacenti.
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    Convincilo a farsi aiutare. È evidente che ha bisogno di aiuto; ora è giunto il momento che tu gli mostri la realtà dei fatti. Talvolta dovrai costringerlo a valutare le conseguenze di un eventuale rifiuto di aiuto.
    • Se sai che ha bisogno di aiuto, ma non vuole accettarlo, per incutergli timore puoi chiedere l’intervento della polizia, evitando che sospetti di te.
    • Intimorisci il tuo amico dicendogli: “La prigione è un posto orribile, pericoloso e disgustoso in cui nessuno si prenderà cura di te. Non devi andare in galera. Non avresti più via di scampo”.
    • Mostragli le statistiche e i video sulle morti per eroina e gli incidenti stradali causati da guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
    • Non buttare la droga nel water perché inquineresti l’acqua con sostanze nocive.
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    Nascondi le chiavi della sua auto per impedirgli di guidare. Guidare l’auto con a bordo una persona in possesso di sostanze stupefacenti rappresenta un reato perseguibile con la denuncia e perfino con l’arresto di tutti i passeggeri. Questo è un esempio perfetto di come la tossicodipendenza possa avere gravi ripercussioni sulle vite degli altri.
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    Organizza una riunione. Talvolta, nonostante sia difficile, è necessario adottare misure drastiche, specialmente se la dipendenza da sostanze d’abuso ha preso il sopravvento nella vita di una persona.[9] Sebbene una riunione possa sembrare un’esperienza negativa, il suo scopo non è quello di mettere il tossicodipendente sulla difensiva, pertanto dovresti scegliere con cura i partecipanti. I familiari possono descrivere in che modo l’abuso di droghe stia avendo delle ripercussioni negative sulle loro vite.
    • Prima della riunione, sviluppa almeno un percorso di recupero da proporre al tuo amico. Pianifica in anticipo se il tuo amico dovrà essere accompagnato al centro di recupero direttamente dal luogo della riunione. Questa non sortirebbe alcun effetto se alla fine non ci fosse un aiuto concreto e se non ricevesse il sostegno dei suoi cari.
    • Probabilmente dovrai escogitare uno stratagemma per condurre il tuo amico nel posto in cui si terrà la riunione.
    • Tieniti pronto a illustrargli le conseguenze a cui andrebbe incontro se rifiutasse le cure adeguate. Tali conseguenze non devono essere inutili minacce verbali, pertanto i familiari devono essere disposti a intervenire con provvedimenti risolutivi in caso di necessità.
    • Alla riunione potrebbero partecipare anche i suoi colleghi e alcuni membri della comunità religiosa (se è necessario).
    • I partecipanti dovrebbero addurre esempi specifici su come l’abuso di droghe del proprio caro stia minacciando la solidità del loro rapporto. Spesso quelli che organizzano una riunione scelgono di scrivere delle lettere indirizzate all’interessato. Un tossicodipendente potrebbe non attribuire alcuna importanza ai suoi comportamenti autodistruttivi, ma potrebbe essere motivato a chiedere aiuto nel constatare che le sue azioni sono causa di sofferenza per i suoi cari.
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    Suggerisci al tuo amico un programma di recupero. Contatta alcuni centri di recupero per tossicodipendenti e informati sui servizi offerti.[10] Non esitare a rivolgere domande specifiche sul programma giornaliero e sulla gestione delle ricadute del tossicodipendente. Se la riunione non è necessaria, aiuta il tuo amico a svolgere delle ricerche sia sulla dipendenza, sia sui piani di recupero consigliati. Offrigli il tuo appoggio e incoraggialo ad assumere il pieno controllo del proprio piano di recupero.
    • Fatti un giro dei programmi consigliati e ricorda che se il soggetto è più ricettivo verso il percorso di recupero, ci sono maggiori probabilità che riesca a superare la dipendenza da sostanze d’abuso.
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    Vai a far visita al tuo amico. Se viene accettato in una comunità di recupero per tossicodipendenti, dovrà attenersi a delle regole specifiche. Cerca di capire che devi lasciare che il tuo amico partecipi di sua iniziativa, senza subire pressioni dall’esterno. Il personale ti comunicherà i giorni delle visite e queste probabilmente saranno molto gradite.
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Parte 4
Parte 4 di 4:

Fase Successiva al Recupero

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    Accogli il tuo amico. Se ha superato la dipendenza da sostanze stupefacenti avrà bisogno di tempo per mettere ordine nella sua vita. Tu puoi aiutarlo a farlo. Un atteggiamento disponibile potrebbe essere esattamente ciò di cui ha bisogno, affinché percepisca un senso di appartenenza.[11]
    • Proponigli stili di vita nuovi e più sani. Invitalo ad affrontare nuove sfide insieme a te, evitando situazioni che potrebbero alimentare il suo bisogno di fare uso di droghe.
    • Lo scopo è quello di aiutarlo a non sentirsi solo e di promettergli che può rivolgersi a te e agli altri in caso di necessità. Potrebbe essere nervoso, avere paura e dubitare della sua capacità di restare pulito.
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    Informati sui progressi del tuo amico. Fagli capire che sei realmente interessato a lui e che desideri che ce la faccia. È importante che frequenti regolarmente i gruppi di auto-aiuto o le sedute di psicoterapia, che in molti casi sono previste dai programmi di recupero.
    • Aiuta il tuo amico a responsabilizzarsi. Chiedigli se puoi fare qualcosa per aiutarlo a mantener fede al suo impegno. Non permettere che si tiri indietro.
    • Offriti di accompagnarlo alle riunioni, se la situazione non vi imbarazza.
    • Gratifica sempre i suoi traguardi. Che sia pulito da mille giorni o soltanto da uno, i suoi sforzi meriterebbero comunque la tua attenzione.[12]
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    Se il tuo amico avesse bisogno di te in futuro, cerca di non deluderlo. La dipendenza da sostanze stupefacenti è una malattia cronica recidivante, pertanto può essere gestita al meglio, ma non curata definitivamente. Molto probabilmente sarà soggetto a ricadute, che non dovrebbero essere considerate un fallimento, anche se dovessero richiedere un ulteriore programma di recupero.
    • Per affiancare una persona nel suo percorso di recupero dalla dipendenza da sostanze d’abuso, dovrai disporre del know-how e delle informazioni necessarie per aiutarlo. Per chiarimenti e delucidazioni in merito al problema della tossicodipendenza potresti rivolgerti a psicologi e psichiatri che operano nella tua zona di residenza.
    • Cerca di essere sempre disponibile nei confronti del tuo amico (messaggi, uscite, attività divertenti, sport e condivisione dei suoi hobby e interessi). Aiutalo a resistere alla tentazione di fare uso di droghe nei momenti di difficoltà e sconforto.
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    Cerca di essere positivo nelle relazioni interpersonali con il tuo amico, ma anche diretto, onesto e serio al momento opportuno. Deve sapere che ci sono altre persone, oltre a te, disposte ad aiutarlo.
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Consigli

  • La tossicodipendenza è una malattia fisica, mentale ed emotiva. Bisogna prestare attenzione a tutti e tre gli aspetti (in quest’ordine) per affrontarla nel migliore dei modi.
  • Non abbandonare il tuo amico, altrimenti si sentirebbe solo al mondo, specialmente se i suoi familiari gli hanno voltato le spalle.
  • Dimostra al tuo amico che gli resterai accanto, anche se dovesse avere una ricaduta.
  • Continua a manifestargli il tuo amore e il tuo interesse e a mostrargli i vantaggi di un futuro pulito e sano.
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Avvertenze

  • La tossicodipendenza in molti casi può indurre a commettere reati finalizzati al recupero del denaro necessario per l’acquisto delle sostanze stupefacenti. Potresti essere tra le vittime.
  • Ci sono delle volte in cui non è possibile aiutare qualcuno a superare la dipendenza da sostanze d’abuso.
  • In caso di un'overdose, chiama immediatamente il 118.
  • Se assisti a episodi di violenza, allontanati e rivolgiti alle autorità competenti.
  • Un tossicodipendente potrebbe riuscire a nascondere i segnali del proprio abuso di sostanze stupefacenti per molti anni, ma alla fine la sua dipendenza avrà gravi ripercussioni sul piano fisico, emotivo oppure sulle sue relazioni interpersonali.
  • In caso di overdose, tieniti pronto a fornire informazioni sulla sostanza che il soggetto ha assunto.
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Categorie: Dipendenza
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