I costi fissi di un progetto o un'attività non possono essere cambiati. Conoscerli è importantissimo per gestire correttamente la contabilità, perché permette di sapere quali spese non è possibile ridurre. In generale, i costi fissi sono considerati su periodi brevi (da sei mesi a un anno), perché tutte le spese variano prima o poi. Tuttavia, dovresti calcolarli per ciascun anno fiscale.

Nota: i costi fissi sono spesso chiamati "costi indiretti" o "overhead".

Metodo 1
Metodo 1 di 2:

Conoscere i Costi Fissi

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    Crea una lista di tutti i costi nel periodo di interesse. Di solito userai i trimestri o gli anni per valutare le spese della tua attività. Se non hai già fatture e registri accurati, inizia da subito a tenerli. Conserva tutte le fatture e scrivi almeno una volta a settimana tutte le spese in un libro mastro o contabile. Annota anche tutte le altre informazioni sulle spese, inclusi:
    • Valore della spesa
    • Data della spesa
    • Motivo della spesa
    • Se si tratta di una spesa ricorrente (dovrai pagare di nuovo gli stessi costi?)
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    Separa i costi fissi da quelli marginali, o variabili. I costi fissi non cambiano in base al volume di produzione. Se possiedi una fabbrica di cartoline, avrai le stesse spese fisse che tu produca 100 o 100.000 cartoline. Al contrario, i costi variabili oscillano in base alle spese quotidiane. Ad esempio, nella fabbrica di cartoline, i costi possono essere suddivisi in:
    • Costi fissi: affitto per i locali, assicurazione, tasse, manutenzione delle attrezzature e pagamenti.
    • Costi variabili: carta, inchiostro, spedizioni ai clienti.
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    Considera i costi fissi che spesso vengono trascurati. Utilizza i tuoi registri per identificare le spese che sostieni regolarmente ogni mese o tutti gli anni. Questi costi possono crescere o diminuire in base alla dimensione della tua società e per condurla è fondamentale conoscerli. Tuttavia, non cambiano in base al volume di produzione o di vendita. Alcuni costi possono essere sia fissi che variabili. Ad esempio:
    • Lavoro: potresti dover assumere più dipendenti in base al numero di cartoline prodotte. Tuttavia, lo staff di supporto amministrativo, i contabili, ecc. resterà invariato se la tua società non diventerà molto più grande.
    • Permessi, tasse, eccetera: potresti dover pagare più tasse e richiedere permessi diversi in base alla tua attività, ma i permessi di base e le tasse sull'attrezzatura, sugli immobili, ecc. non cambieranno.
    • Manutenzione: potrebbero passare sei mesi senza che sia necessario riparare qualcosa, poi improvvisamente devi sostituire tutto. Potrebbero sembrarti costi variabili, ma le spese per le riparazioni e la manutenzione sono inevitabili per tutte le attività. Considera i vecchi registri finanziari, oppure fai la media dei costi di riparazione negli ultimi 12 mesi e noterai che la manutenzione ordinaria è un costo fisso.[1]
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    Dividi i costi fissi per le unità prodotte totali. Si tratta di un parametro semplice ma importante per fissare i prezzi e trovare dei modi per migliorare la tua attività. Ad esempio, i costi fissi mensili per la tua piccola azienda produttrice di cartoline ammontano a 100 €. Se produci 200 cartoline al mese, significa che ogni unità incorre in 0,5 € di costi fissi. Più cartoline produci, più si abbassa questo valore, portando a profitti più alti.
    • Questo valore è noto come "Costo fisso unitario".
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    Nota che un aumento di produzione provoca una riduzione del costo fisso unitario. I costi fissi sono inevitabili e l'unico modo per eliminarli è chiudere l'attività. Probabilmente non potrai abbassarli direttamente, ma è possibile ridurre il loro impatto aumentando la produzione e le vendite. Ecco perché la produzione di massa è considerata più redditizia rispetto a quella su piccola scala. Tornando all'esempio delle cartoline:
    • Immagina che i costi fissi ammontino a 500.000 €. Il costo per ciascuna cartolina è di 0,5 € in carta, inchiostro e lavoro.
    • Se produci 500.000 cartoline, il costo fisso unitario è di 1 €. Sommando i costi variabili (inchiostro, carta, ecc.), ogni cartolina ti costa 1,5 €.
    • Se vendi le cartoline a 2,5 € l'una, il margine di profitto su ciascuna è 1 €.
    • Tuttavia, se vendi 1.000.000 di cartoline, il costo fisso unitario si abbassa a 0,5 €, portando il costo unitario totale a 1 €. In questo scenario, il margine di profitto su ciascuna cartolina è di 1,5 €, senza alcuna variazione di prezzo.
      • Nota che la realtà non è così semplice. Aumentare drasticamente la produzione può provocare un aumento dei costi fissi, mentre i costi variabili possono diminuire. Tuttavia, il principio della distribuzione dei costi fissi grazie alla produzione di massa è comunque valido.
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Metodo 2
Metodo 2 di 2:

Proiettare i Costi Fissi nel Futuro

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    Modifica le stime dei costi fissi considerando ammortamenti, interessi e tassi per determinare la salute della tua attività. I calcoli sopracitati, benché semplici, sono strumenti utili per valutare come sono distribuiti i costi e per individuare aree in cui effettuare dei tagli. Tuttavia, dovrai usare la formula seguente per calcolare i costi fissi reali nel tempo:
    Costi fissi = Costi + ammortamento + interesse sugli investimenti + assicurazione e tasse
    Questo calcolo ti aiuta a capire quanto pagherai in futuro per i costi fissi ingenti, come i mutui o le attrezzature. Anche se ti sembra complicato, la formula serve a capire quanto vale la tua attrezzatura se dovessi chiudere l'attività e venderla.
    • Per questa sezione, immagina di considerare dieci anni nel futuro. Tuttavia, puoi scegliere l'orizzonte temporale che preferisci.
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    Inserisci il costo totale dell'oggetto come "Costo". Questo valore rappresenta i normali costi fissi. Ad esempio, immagina di acquistare una macchina per la stampa delle cartoline per 10.000 €. Tuttavia, immagina di pagarla a rate annuali di 2.000 €. Dovresti comunque indicare 10.000 € come Costo.
    • Non dimenticare di aggiungere i costi di manutenzione per la stampante. Per rendere i calcoli più semplici, immagina che si tratti solo di 100 € all'anno. Questo significa che dopo 10 anni, avrai speso 1.000 € (10 x 100 €) per le riparazioni.
    • Costi fissi totali in dieci anni per la stampante = 11.000 € + Ammortamento + Interessi sull'investimento + Assicurazione e tasse
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    Trova l'ammortamento stimando il valore dell'attrezzatura quando la venderai. Tra dieci anni, potresti voler sostituire la vecchia stampante con una nuova. Anche se non lo farai, devi considerare il valore residuo della macchina come costo. Può sembrarti strano, ma considerali come "soldi spesi per tenere la stampante". Ad esempio, immagina che una stampante valga 500 € dopo dieci anni. Non vendendola fino a quel momento, rinunci ai 9.500 € che avresti potuto guadagnare dalla vendita. Di conseguenza:
    • Costi fissi totali in dieci anni per la stampante = 11.000 € + 9.500 € + Interessi sugli investimenti + Assicurazione e tasse.
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    Considera tutti gli interessi che hai dovuto pagare per stabilire il costo reale del macchinario. Potresti aver acquistato la stampante a rate, quindi pagando degli interessi su ogni rata. Per semplificare i calcoli, immagina che il tasso di interesse annuo sia dell'1%. Dopo 10 anni, hai accumulato 1.000 € di interessi. Sommali ai costi.
    • Costi fissi totali in dieci anni per la stampante = 11.000 € + 9.500 € + 1.000 € + Assicurazione e tasse.
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    Somma i pagamenti extra per il macchinario, inclusi assicurazione e tasse. Immagina di dover pagare 500 € di tasse e 10 € l'anno per l'assicurazione (120€ per i dieci anni). Puoi considerare anche i costi per le ispezioni annuali nel corso dei dieci anni, che ammontano a 100 €. La formula diventa:
    • Costi fissi totali in dieci anni per la stampante = 11.000 € + 9.500 € + 1.000 € + 720 €.
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    Somma tutti i costi per ottenere i costi fissi totali, la spesa per la stampante in 10 anni se non la venderai. Si tratta di un ottimo modo per valutare gli effetti degli investimenti a lungo termine. Invece di considerare solo i costi giorno per giorno, potrai pianificare la strategia nel lungo periodo in base a questi costi, modificando di conseguenza il prezzo dei prodotti.
    • Costi fissi totali in dieci anni per la stampante = 11.000 € + 9.500 € + 1.000 € + 720 € = 22.220 €
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Consigli

  • Sovrastimare leggermente i costi è considerata la strategia più sicura quando devi determinare i costi futuri. Questo ti permette di pianificare per spese superiori allo standard, portandoti a possibili risparmi.
  • Se non riesci a stimare i costi fissi (perché la tua attività è troppo recente), cerca su internet i costi delle aziende simili alla tua.
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Avvertenze

  • I costi fissi possono cambiare in base al mercato. Ad esempio, il padrone dello stabile che utilizzi può decidere inaspettatamente di alzare l'affitto. Considera che i valori sono delle stime e non verità assolute.
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Informazioni su questo wikiHow

Gina D'Amore
Co-redatto da:
Contabile Finanziario
Questo articolo è stato co-redatto da Gina D'Amore. Gina D'Amore lavora come contabile finanziario ed è la fondatrice dello studio Love's Accounting. Con 12 anni di esperienza, Gina si specializza nel collaborare con piccole imprese in ogni area della contabilità, tra cui economia e risorse umane. Si è laureata in Economia al Manhattanville College e si è certificata in Contabilità al MiraCosta College. Questo articolo è stato visualizzato 9 125 volte
Categorie: Business
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