L’abuso emotivo ha diverse forme, dagli scherzi umilianti ai commenti degradanti e non è sempre facile da riconoscere. Ecco come riconoscerne i segni, e rimuovere i comportamenti emotivi abusivi dalla tua relazione.

Metodo 1
Metodo 1 di 2:

Riconoscere l’Abuso

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    Osserva le forme comuni di abuso emotivo. Non tutti gli abusi hanno la stessa portata, o sono uguali. Ad ogni modo, ecco alcuni gruppi di comportamento che di solito costituiscono l’abuso emotivo, tra cui:
    • Umiliazione, disconferma e criticismo: se ti senti costantemente svalutato, giudicato o ti senti ripetere che sei troppo sensibile.
    • Dominazione, controllo e vergogna: ti trattano come un bambino, e senti la necessità di chiedere "il permesso" anche per delle attività semplici.
    • Negazione e richieste irragionevoli: l’altra persona non accetta colpe o non si scusa, nega o abbellisce sempre i fatti.
    • Isolamento e abbandono: sei soggetto al "trattamento del silenzio" e ti vengono negati affetto e attenzioni come punizione.
    • Co-dipendenza: i tuoi confini sono costantemente violati, e l’altra persona si affida a te come suo unico supporto emotivo.
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    Attento alla disconferma: la disconferma è il lento processo che arriva a farti dubitare della tua stessa sanità o realtà. È una forma molto sottile di abuso emotivo, ma può avere conseguenze disastrose. Tu potresti aver subito delle disconferme se:
    • Dubiti sempre di te stesso.
    • Chiedi sempre scusa, anche per cose insignificanti o senza aver fatto niente di male.
    • Sai che qualcosa è davvero sbagliato, ma non riesci ad affrontarlo.
    • Fai fatica a prendere decisioni semplici.
    • Ti chiedi se per caso sei troppo sensibile.
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    Prendi confidenza con le caratteristiche di una relazione sana. Può essere difficile riconoscere un abuso se non sai com’è una relazione positiva. Se senti che ti stai perdendo molte cose, c’è la possibilità che tu sia abusato emotivamente:
    • Buona volontà e supporto emotivo
    • Il diritto di avere sentimenti e opinioni tue, anche se diversi da quelli dell’altra persona.
    • Incoraggiamento dei tuoi interessi e successi.
    • La mancanza di minacce fisiche o emotive, compresi gli scoppi di ira
    • Linguaggio rispettoso che non include nomignoli umilianti o insulti.
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Metodo 2
Metodo 2 di 2:

Affrontare l’Abuso Emotivo

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    Solleva il problema in un ambiente calmo. Lanciare l’accusa di abuso emotivo nel mezzo di una discussione calda – anche se la tua protesta è legittima – è l’anticamera del disastro. Invece, considera queste alternative meno polemiche:
    • Chiedi all’altra persona un confronto tranquillo. Invece di usare il termine "abuso emotivo" dille che pensi ci possano essere delle cose che entrambi potete fare per migliorare la vostra relazione. Concentra il discorso su di te, dicendo "Mi sento un bambino quando devo chiedere il permesso per uscire", invece di usare accuse che iniziano con "Tu".
    • Scrivi una lettera. Se sai che una discussione tranquilla è fuori questione, scrivi. Il vantaggio di questo metodo è che sarai sicuro di quello che dici e lo farai nel modo più costruttivo possibile. Fai qualche bozza, evitando frasi accusatorie che accenderebbero la rabbia dell’altra persona. Per esempio, invece di dire "Detesto quando mi prendi in giro", prova "Mi sento denigrato e umiliato".
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    Chiedi aiuto. Avere un amico o un parente fidato che valuti la situazione può aiutarti per essere obiettivo ed avere una conferma delle tue sensazioni. In più, se la relazione malata si chiude, sarà un bene avere qualcuno su cui contare mentre ne esci.
    • Non scegliere un amico in comune. Qualcuno che si sente legato all’altra persona nella relazione malata non è una buona scelta per questo ruolo. Cerca di confidarti con qualcuno che conosci bene ma non ha legami con chi ti abusa.
    • Evita di cadere in preda alla disperazione. È legittimo sfogarsi con un amico quando stai passando un brutto momento, ma non trasformarlo nell’unico punto di sfogo della tua relazione. Altrimenti, questa persona penserà che la usi solo per lamentarti, e avrai un’altra relazione tossica tra le mani. Quando senti di aver oltrepassato il confine fra sfogarsi e piangersi addosso, concentrati su qualcosa di più leggero.
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    Consulta un medico. Se la situazione è degenerata al punto che non puoi affrontarla da solo, contatta un medico. Trova un terapista specializzato in abusi emotivi, e prendi appuntamento il prima possibile.
    • Se i soldi sono un problema, cerca un servizio fornito dal sistema sanitario nazionale. Oppure, se sei uno studente, contatta la segreteria dell’università per informazioni.
    • Che tu voglia o meno salvare la relazione, è importante consultare un professionista. Se chi abusa di te non vuole partecipare, allora puoi concentrarti sul guarire le tue ferite e andare avanti.
    • Se ti senti in pericolo, lascia subito il luogo in cui c’è chi abusa di te. Vai a stare con un amico o un parente, oppure contatta il rifugio locale.
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    Rompi la catena. Mentre vai avanti con la tua vita, non ripetere i comportamenti che sussistevano nella relazione malata.
    • Attento a non farti abusare da qualcun altro. Se ti accorgi che stai cadendo negli stessi schemi mentali da vittima, fermati.
    • Non imitare chi ti abusa. Potresti sentire il bisogno di sfogarti sugli altri e dominarli per non sentirti più una vittima, ma non farlo.
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Consigli

  • Se non puoi rivolgerti alle autorità perché chi abusa di te è un poliziotto, un politico o una persona con un certo potere, pianifica con attenzione la fuga. Metti via dei soldi prima di andartene, tenendoli nascosti, e poi scappa più lontano possibile, anche in un altro paese. Scegli il tuo nuovo stato con attenzione in modo da avere le leggi migliori per gestire la separazione e il divorzio con la relativa divisione dei beni. Se possibile trasferisciti da amici che ti supportano o da parenti in modo da non essere solo e assumi un buon avvocato.
  • Se non puoi lasciare chi abusa per ragioni familiari – per esempio i bambini adorano il genitore anche se come compagno non vale nulla – ricorda che stai facendo il possibile per tenere unita la famiglia, ti stai sacrificando e sei una brava persona; non disperarti. Cerca aiuto nei centri di sostegno, o da un terapeuta. Anche se hai delle ragioni morali o personali per restare sposato, come essere cattolico o non voler tirar via ai tuoi figli la madre o il padre, puoi separarti temporaneamente e insistere sulla terapia. Aiuta.
  • Se l’abuso diventa fisico, non vergognarti a raccogliere prove. Puoi tenere al sicuro le informazioni digitali criptandole. Contatta le autorità quando ti senti sicuro e cerca di ottenere una diffida. L’abuso fisico non è mai un comportamento accettabile in una relazione.
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Avvertenze

  • L’abuso emotivo può diventare fisico. Una volta che sussiste un abuso fisico, le cose si complicano. Chiama la polizia e tieni un diario. Tienilo in un posto sicuro e registra ogni incidente con la relativa data. Usa il telefono o una macchina fotografica per fotografare eventuali ferite e scrivi dietro la data. Se un tuo amico fa le foto, fagliele firmare sul retro e aggiungi la data come ulteriore prova.
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