Se visiterai il Paese del Sol Levante, sapere come inchinarti e salutare in giapponese può essere utile. L'inchino (ojigi) è una tradizione importante in Giappone. Le persone lo usano comunemente per salutarsi, dunque la stretta di mano non è diffusa, e generalmente hanno brevi conversazioni prima o dopo essersi inchinate.

Passaggi

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    Impara a inchinarti. Questa tradizione viene usata sempre in Giappone. Potresti vedere persino delle persone che si inchinano al telefono. Ricorda che gli uomini e le donne si inchinano in modo diverso - gli uomini solitamente tengono le mani lungo i fianchi, mentre le donne avvicinano le mani appoggiate sulle cosce, con le dita che si toccano.
    • Inchino a 15 gradi. Si tratta dell'inchino più informale. È usato per gli incontri casuali, per esempio se stai andando di corsa al lavoro e vedi qualcuno che conosci o se incontri un amico per strada (ricorda, per quanto possa essere informale, è considerato molto maleducato non rispondere all'inchino di un'altra persona).
    • Inchino a 30 gradi. Il tipo più comune di inchino è eseguito con un angolo di 30 gradi per salutare un cliente o ringraziare qualcuno. Spesso lo vedrai negli ambienti di lavoro giapponesi, e non viene usato agli eventi formali. Puoi utilizzarlo per dare il benvenuto a un cliente nel tuo negozio o invitare un amico a entrare in casa.
    • Inchino a 45 gradi. Si tratta dell'inchino più formale. Indica una gratitudine profonda, un saluto rispettoso, una scusa formale, la richiesta di un favore e così via.
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    Impara i saluti verbali. Una conversazione o un incontro solitamente inizierà con konnichiwa, che significa “ciao”. Di sera, dovresti dire konbanwa, che significa “buonasera”, mentre al mattino ohayo gozaimasu, che significa “buongiorno” (puoi dire semplicemente ohayo se parli con qualcuno più giovane di te).
    • Se stai intrattenendo una conversazione informale, è buona educazione far seguire il tuo saluto con una domanda come O genki desu ka? (“Come stai?”). Se viene fatta a te, rispondi Ii desu yo, arigato (“Bene, grazie”) o Dame yo (“Male”).
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    Fai attenzione ai titoli appropriati a ogni persona. Al contrario dell'italiano, il titolo segue il nome di un individuo.
    • Quando ti rivolgi a un'autorità: Sama è un titolo onorifico. San può essere tradotto all'incirca con “signore”, “signorina” o “signora”. Per rivolgerti ai tuoi colleghi più anziani in una scuola, una società, un club sportivo o un altro gruppo, usa senpai. Fai seguire il nome di un insegnante con sensei.
    • Quando sei tu l'autorità: puoi far seguire il nome di una persona più giovane di te con chan (se è una ragazza) e con kun (se è un ragazzo). Kōhai è l'inverso di senpai.
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