I coinquilini disordinati causano più di un mal di testa. Infatti, possono provocare stress e tensione in casa. Se il problema non viene affrontato, potrebbero emergere risentimenti e fastidi, portando a litigi e scontri vari. La strategia principale da ricordare è una: andare d'accordo con un conquilino ti faciliterà non poco la vita. Non dimenticare che un confronto diretto non ti permetterà di ottenere i risultati sperati, mentre un approccio discreto e gentile farà miracoli.

Metodo 1
Metodo 1 di 3:

Quanto è Disordinato il Tuo Coinquilino?

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    Domanda a te stesso se è effettivamente tanto disordinato come lo descrivi. Il caos spesso deriva dallo stress o dalla depressione. Di conseguenza, capirai che un confronto diretto non farà che inasprire la situazione. Cerca di scoprire la ragione alla base del disordine. Inoltre, ricorda che tutti hanno standard diversi in fatto di igiene e di pulizia. È possibilissimo che il tuo coinquilino sia stato allevato differentemente da te, e dunque non ha idea che i suoi standard di pulizia ti diano ai nervi.
    • Ti stai comportando in modo ragionevole o esigi parametri esageratamente alti per quanto riguarda i tuoi standard di pulizia e di ordine?
    • Chiedi a un amico di passare da casa tua e di darti un'opinione onesta e obiettiva. Fallo quando il tuo coinquilino non c'è. Questo può aiutarti a confermare la tua impressione o a riconsiderarla.
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Metodo 2
Metodo 2 di 3:

Decidere Come Fronteggiare Questa Situazione Spinosa

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    Decidi se vuoi parlarne con lui per risolvere il problema. Le tre soluzioni basilari sono tre:
    • Sollevare educatamente la questione.
    • Non parlarne e morderti quotidianamente la lingua.
    • Evitare di parlarne e aspettare che arrivi il momento di trasferirti o di cambiare coinquilino, trovandone uno che ami di meno il disordine. La soluzione che sceglierai dipenderà da come ti fa sentire la situazione, dal contesto (per esempio valuta se gli esami sono dietro l'angolo o se siete all'inizio del semestre) e dal tipo di rapporto avete (considera se andate d'accordo su tutto il resto).
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    Inizia a parlare del problema. Se hai deciso di agire in questo modo, fallo nella maniera meno conflittuale possibile. Dopottutto, come è già stato affermato, il tuo coinquilino magari non sa nemmeno di sbagliare.
    • Comincia spiegandogli che ti senti a disagio vivendo circondato da calzini sul pavimento, da confezioni di biscotti aperte e lasciate in giro e da montagne sporche di vestiti. Senza lamentarti, spiega in un modo semplice il perché ti senti soffocare da questo disordine. Sii calmo e sincero. Esprimi che il problema è il caos, non il tuo coinquilino. A questo punto, è meglio non indorare la pillola, ma, allo stesso tempo, ricorda che continuerai comunque a vivere con questa persona.
    • Siccome è un argomento molto imbarazzante, cerca di essere il più comprensivo possibile. Aspetta di avere la possibilità di parlare quando siete da soli, in un ambiente calmo e tranquillo. Mai accusarlo direttamente del disordine, ciò non farà che causare ostilità e rabbia. Piuttosto, le frasi devono essere il più generali possibile. Per esempio puoi dire “Vorrei che tutti contribuissimo a mantenere la casa pulita, cosa ne pensi?” o “Sono quasi inciampato sulla borsa che si trova all'entrata, preferirei che tutti mettano a posto le proprie cose”. Andando sul generale, il tuo coinquilino non si sentirà più di tanto attaccato e sarà più disposto a cambiare il proprio comportamento.
    • Spiega perché pensi che il disordine causi molti svantaggi. Parla delle formiche in cucina, dei cattivi odori, delle aree talmente disordinate che ti fanno passare la voglia di invitare qualcuno a casa tua, che sia per una visita di piacere o di studio. Ma presta attenzione, perché il tuo coinquilino potrebbe sentirsi offeso di fronte a queste parole, potrebbe pensare che lo accusi di causare infestazioni di formiche. Se si sente criticato, c'è il rischio che si verifichi una rappreseglia e che la situazione peggiori, quindi attieniti ai fatti e sii gentile.
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    Spiegagli che entrambi avete bisogno di sentirvi a casa in questa camera. Fagli capire che la comodità può essere raggiunta solo se entrambi vi impegnate a tenere tutto pulito e in ordine. Rispettando queste esigenze, sarà anche più divertente vivere nella stessa stanza. Gli spazi disordinati, sporchi e poco igienici non fanno bene a nessuno, mentre uno standard di pulizia ragionevole è ideale per tutti i coinvolti.
    • Preparati a distinguere tra disordine pulito e disordine sporco. Devi accettare l'esistenza di diversi tipi di disordine. Tuttavia, puoi esigere un livello maggiore di ordine nelle occasioni speciali, per esempio quando inviti i tuoi amici a studiare, quando festeggi il compleanno, ecc.
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    Se la discussione dovesse infervorarsi, mantieni la calma e continua a focalizzarti sul fatto che vuoi giungere a un compromesso adatto a entrambi. Non puoi aspettarti che un maniaco della pulizia convinca una persona super disordinata. Entrambi dovete capire i limiti dei vostri approcci. Decidere dove tracciare il confine potrebbe essere inevitabile, ma cerca di avere una conversazione costruttiva, evita direttamente di litigare.
    • Potresti definire quello che farai se le cose non dovessero cambiare. Se il tuo coinquilino non capisce quello che succederà se non inizia a essere più ordinato, allora non sarà mai in grado di sistemare i suoi spazi e di migliorare. Per esempio, se vivi in una casa dello studente, puoi chiedere di essere spostato o, se condividi una stanza in affitto, puoi dirgli che te ne andrai alla fine del semestre. Le conseguenze dipendono dalla riuscita della conversazione e da quello che succederà dopo. Se il tuo coinquilino non capisce cosa accadrà se non comincia a cambiare, allora non si sentirà mai motivato a fare uno sforzo e a stare più attento.
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    Se vuoi aspettare invece di sollevare il problema, allora dovresti modificare il tuo atteggiamento nei confronti della situazione. Sebbene non sia un modo soddisfacente di risolvere le cose, cerca di continuare a mantenere pulite le tue aree invece di provare a far cambiare anche il tuo coinquilino. La situazione è insostenibile? Potrebbe essere il caso di trasferirti.
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Metodo 3
Metodo 3 di 3:

Trovare una Soluzione Adatta a Tutti

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    Forse il tuo coinquilino vuole che la stanza/appartamento/casa sia pulita almeno quanto te (o quasi), ma per lui non è naturale pulire nel modo in cui lo fai tu. In questo caso, potrebbe essere necessario spiegargli come si fa, perché non ha le conoscenze né gli strumenti adeguati per sapere esattamente cosa pulire e in che modo. Prova a pensare a un sistema che vada bene per entrambi. Cerca il più possibile di trasformarlo in un progetto di squadra, dovrete collaborare, non porvi l'uno contro l'altro.
    • Se non sembra esserci alcuna ragione specifica dietro al disordine del tuo coinquilino, suggerisci delle pulizie a rotazione nella casa o nell'appartamento. Fallo in un modo poco conflittivo. Per esempio puoi dire “Attaccherò il mio programma di pulizie settimanale al frigorifero per ricordarmi di passare l'aspirapolvere i giovedì”. In seguito, chiedigli in cosa gli piacerebbe partecipare. Questo dovrebbe mandargli un messaggio chiaro.
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    Parlate delle faccende domestiche che preferite fare. Se il tuo coinquilino detesta pulire la cucina ma non ha problemi a pulire il soggiorno, suddividete i compiti. Magari tu potresti occuparti della cucina e del bagno e lui potrebbe spazzare/passare l'aspirapolvere. Trovare le faccende domestiche che meno vi infastidiscono renderà più facile la pulizia ed è meglio che affidare degli incarichi a una persona che non sa come si fanno o li odia.
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    Dividetevi equamente le faccende domestiche che vanno realizzate. Assegna chiaramente i lavori di pulizia e di riassettamento a entrambi. Senza incarichi netti e definiti, le persone più disordinate spesso non capiranno cosa dovrebbero fare (o non gli daranno importanza).
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    Se non riesci a farti aiutare a pulire il bagno, prova a lasciare il lavandino, il gabinetto o la vasca piena di detersivo. Facendolo più di una volta, il tuo coinquilino coglierà il messaggio, specialmente se versi il detersivo su quello che ha lasciato in disordine, come il dentifricio o altri oggetti. Qualora non versasse la sua parte per comprare questi prodotti, riempi il piano di lavoro della cucina di scontrini.
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Consigli

  • Se non ne puoi più di ordinare le sue cose ma non vuoi vederle in giro, compra una scatola e mettila sotto il lavandino. Inserisci tutti i piatti sporchi e le altre cose che il tuo coinquilino lascia in tutta la casa al suo interno. Non risolverà il problema a lungo termine, ma è ideale a breve termine, soprattutto se sei impegnato e non hai il tempo di pulire per entrambi. Assicurati di informarlo di questa tua azione, chiedigli se per lui ci sono problemi.
  • Cerca di ricordare che il tuo coinquilino è una persona, non solo un problema. È fin troppo facile lasciare che una difficoltà del genere metta fine a un'amicizia.
  • Distingui tra sporco e disordine. I piatti lasciati sporchi per mesi non sono igienici, ma i libri e i fogli sparsi sulla scrivania creano solo disordine. Alcune persone non possono studiare o lavorare in un posto ordinato.
  • Se vivi alla casa dello studente o se puoi metterti velocemente in contatto con il proprietario dell'appartamento, potresti parlarne con chi di dovere e dirgli che il tuo coinquilino si rifiuta di pulire. Spesso è il contratto stesso a dire che gli inquilini devono tenere in ordine l'alloggio. Questa, comunque, è l'ultima spiaggia. Prima dovresti cercare di parlare con il tuo coinquilino.
  • Verresti sorpreso da quanto si rivelano utili le persone una volta che chiedi loro di darti una mano, basta farlo in maniera diretta. A volte tutto quello che serve per “disciplinare” un coinquilino disordinato è dirgli “Ho avuto una giornata lunghissima. Potresti caricare tu la lavastoviglie stasera?”.
  • Una volta alla settimana, potreste organizzarvi per cenare insieme e poi pulire. Un pasto rilassante condiviso rafforza il vostro rapporto e serve anche a fargli capire quando arriva il momento di iniziare a pulire.
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Avvertenze

  • Capisci di avere un problema quando il piatto rotante del forno a microonde viene usato come piatto da portata.
  • Non essere petulante, questo infastidisce le persone almeno quanto vedere in giro cose sporche infastidisce te. A nessuno piace essere criticato per essere poco pulito.
  • Ripulire la scrivania disordinata di un'altra persona raramente funziona. Solitamente ha già un sistema collaudato, spostare le sue cose potrebbe disorientarla e farle perdere quello che le serve.
  • Meglio evitare di nascondere le cose degli altri nel tentativo di farli diventare più ordinati. Generalmente questo porta a litigi accesi, senza risolvere molto. Perciò, è meglio giungere a questo punto solo se tutti i tuoi tentativi sono stati vani.
  • Non essere ipocrita. Assicurati che il disordine del tuo coinquilino non sia solo marginalmente superiore al tuo. È facile ignorare i tuoi errori mentre ti soffermi su quelli degli altri.
  • Non arrabbiarti, gridare o fare commenti antipatici alle spalle di questa persona. Ciò non farà che inacidire la situazione.
  • Non essere passivo-aggressivo, per esempio pulendo per tutti tranne che per la persona disordinata. Analogamente, evita di lasciare bigliettini di questo genere in casa. Questo può finire con il confondere e lo sconvolgere sinceramente il tuo coinquilino. Sii onesto e cerca di comunicare apertamente nel caso dovessi avere un problema; parlane, non utilizzare indizi o biglietti.


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