I motivi possono essere vari – la decisione da parte dell’azienda di rinnovare, ridimensionare o ristrutturare, uno spiacevole inadempimento sul lavoro, una cattiva condotta, un crescente divario tra le competenze e le esigenze richieste dal settore – qualunque cosa sia, è difficile spiegarla in un colloquio di lavoro. Vuoi essere onesto, ma non vuoi lasciarti sfuggire un’eventuale assunzione. E allora come fare a gestire la situazione? Con fiducia e tranquillità, ecco come. Puoi cominciare leggendo l’articolo di seguito!

Parte 1
Parte 1 di 2:

Esporre la Questione

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    Attieniti a raccontare la verità. Riuscirai a tutelarti maggiormente se sei onesto nell'ammettere le vere ragioni. Non solo mostrerai più fiducia in te stesso dicendo la verità, ma puoi star certo che chiunque controlli l’azienda comprenderà la tua versione. Inventando storie stupide e improbabili, come "Hanno solo bisogno di un motivo per sbattermi fuori, perciò hanno etichettato il mio operato come cattiva condotta," darai l’impressione a chi ti ascolta durante il colloquio che pecchi d’integrità e responsabilità.
    • Indipendentemente dal fatto che otterrai il lavoro o no, la tua onestà sarà apprezzata e in futuro potrebbe ricompensarti. Probabilmente sarai in grado di costruire un rapporto con un futuro datore di lavoro. Chiunque degno di peso giudicherà il tuo coraggio come atto di onestà.
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    Renditi conto che se menti, molto probabilmente sarai scoperto. È abbastanza facile oggi reperire informazioni su una persona nel mondo aziendale. Basta una pulce nell'orecchio di qualcuno e parte una serie di pettegolezzi. Anche se ottieni il lavoro dopo aver mentito, le verifiche sul tuo background professionale metteranno a rischio la tua reputazione personale, la credibilità e l'integrità.
    • Inoltre, a parte i metodi ufficiali per controllare l’operato e la condotta dei dipendenti assunti, i datori di lavoro hanno altri modi particolari e non ufficiali per verificare il pregresso di una persona in ambito lavorativo. Devi essere realista su questo aspetto o tutto finirà per ritorcersi contro.
    • A volte il potenziale datore di lavoro, pur sapendo il motivo, può sollevare comunque l’argomento. Non puoi mai saperlo!
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    Sii conciso. Non c'è assolutamente alcun bisogno di spiegare i motivi che ti hanno portato al licenziamento. Un’eccessiva esposizione non è affatto necessaria! Sii molto sintetico su questo argomento.
    • Chi conduce il colloquio potrebbe sembrare molto interessato o bendisposto verso quello che stai dicendo, ma ciò cui è veramente interessato è valutare te e quanto puoi dare al nuovo lavoro, non quello che è successo in quello precedente.
    • Cerca di non sentire il peso di assecondarlo in ogni dettaglio – non state facendo un colloquio per questo. Concentrati sulle dichiarazioni affermative (quello che hai fatto, cosa puoi fare) e non su quello che non hai fatto o che non potevi fare.
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    Non eludere la domanda. Se rifiuti di rispondere a una domanda, potresti dare l’impressione di essere davvero carente in qualche prestazione o di sentirti in difetto per qualcosa. Non provare a evitare risposte sul tuo licenziamento. Indica in maniera semplice e concisa cosa è successo e passa al prossimo argomento.
    • Se hai colpe, non esitare ad ammetterle. Non approfondire i dettagli su come ti sentivi, come sei stato frainteso o come hai sbagliato – ti farà solo sembrare una persona immatura che non vuole assumersi le proprie responsabilità.
      • Non dire "In quell’impresa tutti, di tanto in tanto, hanno violato le politiche aziendali, ma non sono stati mai scoperti. Sono solo stato sfortunato". Incolpando gli altri per i propri errori, dimostrerai solo di essere ipocrita e irresponsabile.
    • Dimostra di aver imparato dai tuoi errori! Ciò che è più importante è aver capito la gravità dei propri sbagli, avendo lavorato per migliorare se stessi. Dillo in questo modo! È fondamentale avere la consapevolezza di aver commesso un grave errore.
      • Se hai violato la politica aziendale, sii onesto sostenendo: "Quello è stato il mio primo lavoro. Ho violato la politica aziendale ritenendo che si trattasse solo di un lieve cambiamento di direzione. Non mi rendevo conto che una politica è una politica e che violarla è una questione seria. Tuttavia, questo incidente mi ha aiutato a diventare più responsabile e rispettoso delle regole. Ho capito la gravità di quello che ho fatto e, di conseguenza, oggi ho un maggiore rispetto per l’azienda, il ruolo e la responsabilità che da quest’ultimo deriva". Se sei sincero nella tua spiegazione, chi tiene il colloquio sarà molto meno propenso a metterti con le spalle al muro per gli errori commessi in passato.
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    Non mostrare rabbia per il tuo precedente datore di lavoro. Pretendendo in maniera aggressiva di avere ragione, quando tutti gli altri erano nel torto, non dimostrerai di essere un buon compagno di squadra o una persona rispettosa delle idee e delle azioni altrui. Ricorda che il colloquio è un processo di selezione – non un luogo in cui esprimere tutte le proteste e le ingiustizie che hai dovuto subire nel mondo del lavoro.
    • Il futuro datore di lavoro non è affatto interessato a conoscere la storia per intero. Per di più, non gli importa sapere da che parte sta la ragione – anche se fosse dalla tua, non ti aiuterà. Tutto quello che vuole è valutarti, giudicare te e le tue capacità, la tua personalità, le tue qualità, e capire se sarai un buon impiegato per l’azienda. Ricordalo.
      • Dicendo "Mi hanno trattato in maniera poco leale, facendomi diventare un capro espiatorio", dimostrerai soltanto che non riesci a essere empatico con le prospettive altrui.
    • Non è affatto una buona idea neanche cercare di affermare che in qualche modo troppo eri qualificato per la posizione che coprivi e che il tuo allontanamento è stato considerato come una grande perdita per la vecchia azienda .
      • Non dire: "Ero il loro miglior dipendente e sono una grande risorsa per qualsiasi azienda. Non vedo l'ora di vedere i danni che avranno ora che me ne sono andato." Verrai visto come una persona immatura e rabbiosa.
      • Allo stesso modo, sarebbe una cattiva idea dire anche: "Sono felice di essere uscito da quell’azienda. Non c'era alcuna possibilità di cambiamento e di crescita. Sono ancora fermi all’uso di vecchi sistemi e tecnologie, mentre io sono più avanti di loro in quanto mi adatto ai più nuovi e recenti metodi tecnici". Sembrerai solo superbo ed egocentrico.
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    Non innervosirti. Più svisceri la questione, più domande ti faranno sul licenziamento. Potrebbero anche diventare imbarazzanti e difficili da gestire. Per non compromettere la tua eleganza e la tua dignità, evita i dettagli fastidiosi, così resterai calmo, rilassato e concentrato.
    • Le domande possono anche toccare un nervo scoperto. Di conseguenza, rischi di emozionarti e sentirti offeso e umiliato, perdendo il controllo. Così, si potrebbe rovinare l’opportunità e la prospettiva di ottenere il lavoro.
    • Questo comportamento potrebbe anche rovinare opportunità o prospettive di altri lavori, perché le voci si diffondono a macchia d'olio e impiegano anche meno tempo nel mondo aziendale. Un motivo in più per affrontare la questione in maniera concisa e andare oltre.
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Parte 2
Parte 2 di 2:

Usara il Licenziamento a Proprio Vantaggio

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    Resta e mostrati positivo. Non denigrare o screditare l’ex datore di lavoro, i colleghi o chiunque pensi abbia avuto qualche ruolo nella decisione del tuo licenziamento. Anche se detesti qualcuno con tutto il cuore per quello che hai dovuto subire, non esternarlo davanti a tutti. Basta essere opportuni e positivi in merito alla questione, che tra l’altro appartiene al passato.
    • Se sei stato vittima di un complotto o di piano strategico di qualcuno, basta accennarlo. Sii preciso e circostanziato. Non prolungarti a discutere e a spiegare. Di’ che non avresti potuto gestire queste persone o l’atmosfera che si era creata, perciò è stato meglio andarsene! Continua a mostrarti positivo.
    • Non darai un buon messaggio se ti lamenti facendo leva su accuse e rimproveri. Con molta probabilità il prossimo datore di lavoro è alla ricerca di qualcuno che tiene testa alle sfide, non di chi punta il dito contro gli altri quando i tempi diventano duri.
      • Per esempio, non dire: "Non ho alcuna colpa. Il mio dirigente lo ha fatto deliberatamente per regolare i conti con me. Non siamo mai andati d'accordo". Ancora una volta, sembrerai infantile e irresponsabile.
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    Considera la situazione passata come un'opportunità per presentare i tuoi punti di forza. Non tutti hanno la possibilità di prendersi la rivincita e dimostrare che possono trarre qualcosa di utile da un'esperienza negativa. La maggior parte delle persone sarebbero impacciate davanti a questo problema, arrossendo e mormorando qualcosa di vagamente veritiero. Non tu! Devi prendere questa come un'opportunità per mostrare solo quanto sei cresciuto “grazie” al passato.
    • Dimostra quello che hai fatto per superare gli ostacoli o come hai potenziato le tue debolezze, quale lezione hai imparato e come potresti metterla a frutto nel nuovo lavoro. Mostrati energico, positivo, entusiasta, auto-motivato, tollerante e fiducioso. Dopo tutto, chi potrebbe negarlo?
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    Se non sei riuscito a soddisfare le aspettative, sii onesto.
    • Prova a dire: "Ammetto che è stato un mio errore. Ho solo sopravvalutato me e le mie capacità, quindi non potevo dire 'no' a nessuno. Non ho potuto consegnare il lavoro che avevo promesso, e ho sbagliato a stabilire le priorità. Però, si tratta del passato ormai, e questo incidente mi ha costretto a organizzarmi e a rivalutare le mie competenze e capacità. Ora sono riesco a valutare meglio i miei punti di forza e i miei limiti". Gli insuccessi fanno parte del processo di apprendimento, e chiunque può essere stato imprudente qualche volta. È meglio essere troppo ambiziosi che privi di ambizione. La tua impazienza di crescere sarà evidente.
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    Mostrati sicuro delle capacità, qualifiche, competenze ed esperienze che hai maturato. Fai vedere la fiducia che hai in te stesso, non la tua storia lavorativa precedente. Mostra la tua parte più affascinante, accettando le critiche e presentandoti in grado di gestire sapientemente gli errori. Hai accettato una sfida e devi superarla. Sarà sorprendente!
    • Non essere eccessivamente critico con te stesso. Dimostrerai di avere poca sicurezza e di essere alla disperata ricerca di un lavoro. Basta parlare della lezione che hai imparato in un modo penetrante e positivo, ma non rimproverandoti per mostrare falsa modestia. Dovresti venderti e non svenderti.
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    Parla delle realizzazioni o dei risultati raggiunti dopo il licenziamento. Parla del valore e dell’accrescimento che hai portato all’azienda, al lavoro e ai progetti, e quanto bene ha gestito i compiti e le responsabilità assegnati. È molto importante parlare anche degli sforzi profusi per ridurre il divario tra le esigenze richieste sul lavoro e le tue competenze, perché in questo modo dimostrerai che hai provato realmente a dare il tuo contributo. Non tutti lo fanno!
    • Esponi le abilità e le competenze acquisite. Possono essere diverse e talvolta irrilevanti per la posizione discussa durante il colloquio, anche se interessanti! Tuttavia, darai la possibilità di sbirciare tra le varie conoscenze e competenze che hai maturato – e l’impressione di essere una persona affascinante. In questo modo non restringerai il raggio delle possibilità, anzi farai capire di essere una persona flessibile.
    • Per esempio, fai sapere a chi conduce il colloquio che: "Il divario tra le mie competenze e le loro aspettative si allargava. Le mie capacità e la mia preparazione stavano migliorando in seguito all'adozione di nuove tendenze, ma questo non corrispondeva alle loro aspettative. Tuttavia, capisco che tutto ciò che ho maturato – capacità, conoscenze e competenze – sarebbe meglio valutarlo nella vostra azienda". Riconoscendo le tue mancanze, dimostrando desiderio di migliorare e facendo appello alle esigenze della nuova azienda sembrerai una persona consapevole di sé e un gran lavoratore.
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    Se possibile, promuovi l’azienda precedente. Sottolineando per tutto il tempo la tua importanza, fai sapere che apprezzi ancora la vecchia azienda, il datore di lavoro e i colleghi. Non scorre cattivo sangue tra voi, perché semplicemente non esistevano grossi problemi.
    • Parla di quanto apprezzi quello che hai imparato dal precedente lavoro. Così facendo, dimostrerai di essere una persona che non porta rancore, capace di costruire partendo dai punti di forza di un gruppo di lavoro. C'è molto di più in questo colloquio che discutere delle tue passate fissazioni!
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    Se non ci fosse davvero nessun errore particolare da parte tua e nessun rancore tra te e il tuo ex datore di lavoro, non esitare a spiegare (brevemente). Ad esempio, se il licenziamento fosse avvenuto a causa di cambio di leadership, prova a dire "Non è stato affatto un problema di risultati. Un nuovo direttore si è unito al gruppo e ha deciso di sostituirci con una vecchia squadra di fiducia con cui precedentemente lavorava". Così dicendo, il licenziamento godrà di una luce migliore e senz’altro più sincera.
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    Dimostra di essere una persona di cui fidarsi e su cui contare. Hanno dovuto licenziarti, certo, ma hai ancora bei ricordi. Se parli in maniera positiva, in nessun modo il nuovo datore di lavoro penserà male del tuo licenziamento.
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Consigli

  • Più positivo e fiducioso sarai, meno sospetti si avranno sul tuo pregresso lavorativo.
  • I licenziamenti accadono in ogni momento. Non sei il primo né l'ultimo ad affrontare questa situazione. Non è un grosso problema.


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