I bambini sembrano spassarsela molto più degli adulti, ma questo non vuol dire che la loro vita sia fatta esclusivamente di giochi e divertimento. A volte possono anche essere tristi e, in qualità di genitore o figura che ne fa le veci, è tuo compito capire cosa c’è che non va e riportare il sorriso sul loro volto. A tale scopo, comincia a parlare dei problemi di tuo figlio, dopodiché cerca di tirarlo su di morale adottando soluzioni adatte sia nel breve che nel lungo termine.

Parte 1
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Cominciare a Dialogare con Tuo Figlio

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    Chiedigli dei suoi problemi. Sicuramente sarai in pensiero quando lo vedi triste. Potrebbe piangere, mettere il broncio, comportarsi in maniera apatica o anomala, destando in te un certo allarme. Molte sono le ragioni per cui potrebbe essere triste, perciò inizia a chiedergli che cosa lo turba.
    • Non avere paura di parlare nelle situazioni più difficili. Se in famiglia viene a mancare qualcuno oppure state affrontando un divorzio o una separazione, ammettilo e rispondi alle domande che potrebbe rivolgerti.[1]
    • Alcuni bambini fanno fatica a esprimere a parole quello che provano. Sii paziente e continua a interrogarlo finché non avrai un’idea più chiara di ciò che non va.
    • Se non riesce a comunicare le sue difficoltà, usa il gioco delle 20 domande (alle quali il bambino deve rispondere con “acqua” o “fuoco”) per restringere il campo delle ipotesi.[2]
    • Se sospetti di conoscere il motivo per cui è triste, spingilo a parlarne facendogli qualche domanda più incalzante. Ad esempio, potresti dire: “Mi sembri triste per il trasferimento del tuo amichetto”, oppure “Scommetto che sei stato male quando Marco non si è seduto accanto a te”.[3]
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    Non minimizzare il suo stato d’animo. Se c’è qualcosa che lo turba, è importante fargli sentire che quanto sta provando ha un certo peso. Pertanto, invitalo a parlare e continua la conversazione rispondendo e ascoltando quando ti spiega quali sono i suoi problemi.
    • Dagli la possibilità di esternare tutto ciò che lo preoccupa. Sebbene anche per te si tratti di un argomento piuttosto delicato, è importante prestare ascolto e rispondere con affetto e sincerità.[4]
    • Non dire mai a un bambino (o a chiunque altro in un caso simile) “Lascia perdere”, “Su col morale” o “Fatti coraggio”. In questo modo gli comunicherai che quanto sta provando non è così importante.
    • Allo stesso modo, non dirgli mai che la sua situazione “non va poi così male”: può essere vero dal punto di vista di una persona adulta, ma per un bambino sentirsi trascurato da un amico durante la ricreazione potrebbe essere una brutta esperienza.
    • Tieni presente che anche molti bambini provano emozioni contrastanti quando sono tristi, come rabbia o paura. Abbi pazienza e cerca di distrarre tuo figlio se si sente spaventato o in collera con qualcuno.
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    Condividi la tua tristezza. Talvolta i bambini non si rendono conto che anche i genitori possono essere tristi. Dal canto loro, questi ultimi cercano di nasconderlo per proteggere i figli. In certe circostanze è un comportamento corretto, ma non se li induce a pensare che mamma e papà siano immuni dalla tristezza.
    • Manifestando e spiegando quanto sei triste, aiuterai tuo figlio a capire che non è solo e che non è un problema se qualche volta le persone si lasciano prendere dallo sconforto.[5]
    • Digli che piangere fa bene e non avere paura di farlo davanti a lui, ogni tanto. Proteggilo o allontanalo dagli altri bambini, in modo che nessuno possa prenderlo in giro.
    • Parla dei tuoi momenti di tristezza, spiegandogli che anche tu a volte puoi piangere.
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Parte 2
Parte 2 di 3:

Confortare Tuo Figlio nell’Immediato

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    Giocate insieme. Se tuo figlio si sente triste, prova a giocare con lui. Gli farai capire che gli vuoi bene e che ti prendi cura di lui, oltre ad aiutarlo a distrarsi dai suoi problemi.[6]
    • Se gli piace ancora usare i giocattoli, gioca con i suoi preferiti. Se vuole giocare ai videogiochi, sfidalo a una partita.
    • Dagli la possibilità di usare giochi che stimolano i sensi. Secondo alcuni esperti, i materiali tattili, come l’argilla, la plastilina, la sabbia, il riso e anche l’acqua, permettono ai bambini di elaborare le proprie emozioni quando sono tristi.[7]
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    Interessati a ciò che lo appassiona. Gli interessi di un bambino variano a seconda dell’età, del sesso e del carattere. Indipendentemente da ciò che predilige, prova a farti coinvolgere dalle passioni di tuo figlio. In questo modo potrete stringere un legame più forte e aprirvi a un dialogo più profondo su numerosi aspetti riguardanti la sua vita.[8]
    • Se adora i fumetti, fagli qualche domanda per capire quelli che gli piacciono di più o chiedigli se puoi prendere in prestito uno di quelli che preferisce.
    • Se è interessato a un cartone animato o un programma televisivo, chiedigli se ha voglia di guardarlo con te. In questo modo capirai meglio il suo senso dell’umorismo e ti sarà più facile tirarlo su di morale quando è triste.
    • Se è appassionato di sport, guardate una partita insieme o acquista un paio di biglietti per un incontro.
    • Dovresti mostrare una certa curiosità per i suoi interessi. Così facendo, entrerai in sintonia con lui e riuscirai a interagire quando si sente giù.
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    Dagli l’opportunità di imitare il tuo comportamento, anche nelle situazioni più critiche. Non è detto che valga per tutti, ma molti bambini tendono a emulare gli adulti nelle circostanze in cui si trovano coinvolti. Potrebbe trattarsi di una vicenda familiare, come la scomparsa di un parente, o una situazione della quale non riescono a comprendere pienamente il senso, come la messa domenicale o le responsabilità di lavoro dei genitori.[9]
    • L’imitazione è un processo cognitivo che consente ai bambini di approfondire un concetto in un contesto sicuro che stimola la loro curiosità.
    • Cerca di mostrare il tuo appoggio quando tuo figlio reagisce per imitazione a quello che succede. Magari ti sentirai un po’ agitato se emula i comportamenti degli adulti durante un funerale poco dopo la perdita di un familiare, ma è il suo modo di comprendere la scomparsa, la morte e il lutto.
    • Accetta se ti invita a unirsi alle sue manifestazioni, ma dagli spazio se preferisce farlo da solo o con altri bambini.
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    Fate una passeggiata o un giro in bicicletta insieme. L’attività fisica mette in circolo le endorfine, ovvero gli ormoni della felicità. Vale a qualsiasi età. Se tuo figlio è triste o arrabbiato per qualcosa, prova a praticare un po’ di movimento con lui per alleviare lo stress e riportargli il buonumore.[10]
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    Dagli il tempo di stare da solo. A volte i bambini si avviliscono se hanno sempre intorno molta gente. Può capitare anche quando usano in continuazione i dispositivi elettronici. Se tuo figlio vuole sedersi accanto a te, permettiglielo, avendo cura al tempo stesso che possa passare un po’ di tempo da solo senza distrarsi usando dispositivi elettronici.[11]
    • Non lasciare che trascorra più di due ore al giorno davanti alla TV, al computer o ai videogiochi. Dovrebbero essere due ore in totale, durante le quali ha il permesso di usare qualsiasi apparecchio elettronico, non due ore per ciascun dispositivo.
    • Trascorrendo po’ di tempo in tutta tranquillità, imparerà a diventare autosufficiente. A lungo andare arriverà anche a elaborare le proprie emozioni, rilassarsi o sentirsi meglio senza ricorrere ai videogiochi o altre distrazioni.
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    Abbraccialo. Ti sembrerà scontato, ma l’abbraccio è un gesto importante che può confortare un bambino quando si sente triste, stressato o turbato. Quindi, stringi tuo figlio tra le tue braccia quando si sente giù e non lasciare la presa finché non ricambia.[12]
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    Sorprendilo con qualcosa di divertente. Una sorpresa divertente è un ottimo modo per aiutare i bambini a dimenticare momentaneamente i loro problemi. Tuttavia, devi essere cauto ed evitare che tuo figlio si aspetti regali o pensierini ogni volta che si sente giù. Dovresti stare attento anche alla frequenza e al modo in cui usi questo genere di distrazioni invece di affrontare i problemi, altrimenti rischi di compromettere la sua crescita.[13]
    • Scegli una sorpresa semplice e divertente, che non costi troppo. Non deve essere sempre Natale, ma un piccolo regalo o un’attività piacevole può rallegrargli la giornata.
    • Prova a usare le sorprese nelle giornate più brutte. Non fargliele ogni volta che si sente col morale a terra, altrimenti in futuro si abituerà a non affrontare i suoi problemi.
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    Abitualo a prepararsi per andare a letto. È importante che i bambini acquisiscano una routine prima di andare a dormire, soprattutto se stanno attraversando un periodo triste o difficile della loro vita. Quindi, assicurati che tuo figlio dorma a sufficienza e interrompa qualsiasi cosa stia facendo in modo che si rilassi prima di prendere sonno in modo che si svegli contento e riposato.[14]
    • Aiutalo a distendersi ed eliminare lo stress prima di coricarsi. Leggete insieme una favola, parlate di quello che è successo durante il giorno o fagli un bagno caldo.
    • Assicurati che la temperatura all’interno della sua camera gli consenta di dormire tranquillamente. Dovrebbe essere intorno ai 18-22 °C, ma va bene qualsiasi condizione termica favorisca il sonno.[15]
    • Ricorda che i bambini devono dormire più ore rispetto agli adulti. Un bambino tra i 5 e i 12 anni ha bisogno di 10-11 ore di sonno ogni notte.
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Parte 3
Parte 3 di 3:

Crescere un Figlio Felice

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    Insegna a tuo figlio a esprimere le proprie emozioni. Affinché diventi una persona in grado di sentirsi soddisfatta nella vita (e per poter valutare quanto è felice durante la sua infanzia), devi insegnargli a esprimere le sue emozioni e i suoi sentimenti. Alcuni bambini hanno difficoltà a farlo da soli, ma puoi trovare il modo di aiutare tuo figlio a capire quello che prova e a manifestarlo.
    • Invitalo a elencare tutto ciò che sente. Dopodiché domandagli il motivo, cercando di comprendere ogni sua emozione e sensazione.
    • Invitalo a esprimere il suo stato d’animo attraverso i disegni. È un ottimo modo per comunicare le emozioni che albergano nel suo animo, soprattutto se è restio a parlarne o ha difficoltà a manifestarle.
    • Come gli adulti, anche alcuni bambini sono più riservati e schivi rispetto ad altri. Non significa necessariamente che ci sia qualcosa di sbagliato o che nascondano qualcosa. Tuttavia, cercando un contatto con tuo figlio, gli farai capire che sei pronto ad ascoltarlo se ha bisogno di parlare.[16]
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    Sii coerente. Un ottimo modo per favorire l’equilibrio quotidiano di tuo figlio è quello di rispettare in maniera coerente determinate abitudini. Sii sempre disposto a confortarlo emotivamente e cerca di sostenerlo. Probabilmente impiegherai un po’ di tempo prima di sviluppare una routine, ma è importante per la sua felicità e il suo benessere.
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    Incoraggialo a tenere un diario motivazionale. Se tuo figlio non ha mai scritto un diario prima d’ora, spronalo a farlo. Se, invece, è già abituato a prendere nota di tutto quello che fa durante il giorno, invitalo a scrivere un diario motivazionale.
    • Sarà uno strumento che gli permetterà di imparare dalle esperienze più importanti e significative. Può anche aiutarlo a risollevare lo spirito quando ha qualche brutta giornata.[17]
    • Può spaziare a proprio piacimento. Inizia facendogli annotare le sue scoperte quotidiane, le sue esperienze, le sue domande e, naturalmente, i suoi stimoli.
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    Vivete qualche avventura insieme. Scoprendo insieme posti e cose nuove, arriverete a stringere il vostro legame. Tuo figlio diventerà più curioso e maturerà un nuovo modo di vedere e interpretare il mondo.[18]
    • Potete visitare un museo, seguire un corso di danza o coltivare un nuovo hobby.
    • Avventuratevi in un parco o fate una gita per vedere qualcosa di eccitante e interessante.
    • Fai in modo che qualsiasi avventura sia entusiasmante ai suoi occhi. Chiedigli qualche suggerimento o se preferisce qualcosa in particolare, oppure sottoponigli le tue idee prima di organizzarvi.
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    Aiutalo a scoprire qual è il suo talento. Secondo alcuni studi, è estremamente importante che durante la crescita il bambino impari a gestire le proprie capacità, perché in questo modo si rende conto che può autodeterminarsi, stabilire obiettivi e sentirsi orgoglioso di quanto ha realizzato.[19]
    • Se a tuo figlio piacciono determinate attività, come guardare le partite di calcio o le gare di ballo, chiedigli se desidera seguire un corso o partecipare a qualche competizione.
    • Non spingerlo a praticare sport o fare attività ricreative che non gradisce. Dagli la possibilità di decidere se e quando è pronto a intraprendere qualcosa di serio.
    • Evita di incoraggiare in lui un atteggiamento eccessivamente competitivo. Ricordagli che non potrà vincere ogni partita o gara alla quale prenderà parte, perciò cerca di lodarlo per i suoi sforzi e la sua bravura.
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    Insegnagli a essere grato. La riconoscenza non vale solo per le cose materiali. È importante insegnare ai bambini a dare peso alle esperienze positive della vita, all’amore della famiglia, alle loro capacità e passioni.[20]
    • Incoraggia tuo figlio ad apprezzare le “piccole” cose, come una passeggiata al parco durante una bella giornata di sole o un bicchiere del suo succo di frutta preferito.
    • Prova ad appendere un tabellone al muro o sul frigorifero. Invitalo a compilarlo scrivendo tutto ciò che ama nella sua famiglia, in se stesso e nel mondo che lo circonda.
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    Sappi quando chiedere aiuto. La maggior parte dei bambini vivono alti e bassi nella loro normale quotidianità, ma alcuni possono soffrire di depressione clinica, manifestare problemi comportamentali o subire traumi. Se tuo figlio presenta in maniera regolare uno dei seguenti sintomi, considera l’idea di rivolgerti a uno psicologo infantile.[21] :
    • Ritardi dello sviluppo (di ordine lessicale, linguistico o nell’uso del WC);
    • Difficoltà di apprendimento o problemi di attenzione;
    • Problemi comportamentali, come scatti d’ira, atteggiamento aggressivo, condotta ribelle, enuresi notturna (bagnare il letto) o disturbi del comportamento alimentare;
    • Calo del rendimento scolastico;
    • Episodi frequenti o ricorrenti di tristezza, pianto o depressione;
    • Allontanamento dalla vita sociale, isolamento e/o calo di interesse per tutto ciò che una volta lo entusiasmava;
    • Vittima di bullismo o atteggiamento prepotente verso altri bambini;
    • Insonnia;
    • Eccessiva sonnolenza;
    • Frequenti o eccessivi ritardi o assenza a scuola;
    • Sbalzi d’umore imprevedibili;
    • Consumo di sostanze nocive (come alcol, droghe, farmaci o solventi);
    • Difficoltà ad affrontare i cambiamenti.
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    Trova un terapeuta per tuo figlio. Se ritieni che possa trarre benefici dalla psicoterapia, devi rivolgerti al professionista giusto. Oltre allo psicoterapeuta, puoi prendere in considerazione lo psichiatra (medico specializzato in interventi di ordine terapeutico e farmacologico), lo psicologo clinico (professionista con una formazione in psicologia) o l’assistente sociale (spesso laureato in psicologia, ma non sempre). Controlla per sapere quale tipo di assistenza è più adatta alle esigenze di tuo figlio.
    • Per cominciare, chiedi al pediatra o al medico del bambino un consiglio su chi puoi rivolgerti. Puoi anche chiedere informazioni a un amico, un parente o un collega di cui ti fidi.
    • Puoi anche cercare uno psicologo infantile nella tua città tramite Internet.
    • Una volta che lo avrai trovato, chiedigli se è disposto a incontrarti per una breve consultazione di persona o al telefono. Dovresti farti un’idea più chiara di come lavora prima di iniziare la terapia.
    • Alcuni terapeuti, a differenza di altri, prevedono il pagamento di una tariffa anche per una singola consultazione. Informati sul loro onorario per evitare spiacevoli sorprese.
    • Assicurati che lo psicologo che stai prendendo in considerazione abbia tutti i requisiti per esercitare la sua professione. Dovresti anche controllare le sue credenziali e le sue esperienze lavorative.
    • Chiedigli da quanto tempo lavora con i bambini e gli adolescenti.
    • Scegli un professionista aperto e simpatico e assicurati che piaccia a tuo figlio.
    • Chiedigli in che tipo di terapia (cognitivo-comportamentale, sistemico-relazionale, ecc.) è specializzato.
    • Prova a rivolgerti anche allo psicologo dell’ASL.
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Consigli

  • Se in casa avete un animale domestico, invita tuo figlio a prenderlo in braccio e a giocare con lui (se possibile), perché potrebbe dargli molto conforto.
  • Quando tuo figlio si sente triste, passa un po’ di tempo con lui. È importante che si renda conto che gli stai accanto.
  • Cerca di capire che cosa sta attraversando, senza giudicarlo o punirlo per ciò che sta provando.
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Avvertenze

  • Non rimproverare mai tuo figlio perché si sente triste. Allo stesso modo, non dovresti mai dirgli di “lasciar perdere” o cercare di minimizzare quanto sta passando.
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Informazioni su questo wikiHow

Wits End Parenting
Co-redatto da:
Esperti in Genitorialità
Questo articolo è stato co-redatto da Wits End Parenting. Wits End Parenting è uno studio di coaching genitoriale con sede a Berkeley, in California, specializzato nell'educazione di bambini determinati e vivaci con caratteri improntati a impulsività, volatilità emotiva, difficoltà di ascolto, ribellione e aggressività. Gli psicologi di Wits End Parenting incorporano una disciplina positiva che si adatta al temperamento di ogni bambino, fornendo al contempo risultati a lungo termine e liberando i genitori dalla necessità di reinventare continuamente le loro strategie disciplinari. Questo articolo è stato visualizzato 4 585 volte
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