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La Priorità Diaframma o Apertura è la modalità di esposizione automatica preferita di molti fotografi per via del controllo che da, da quelli che fotografano vasti paesaggi a quelli che fotografano il più piccolo insetto. È considerata da molti la modalità che si avvicina di più a certi standard che i fotografi richiedono per le loro foto. Uscire dalla semplice modalità automatica ed entrare in un’altra modalità ti costringe a pensare e ti permette di controllare alcuni aspetti importanti dell’immagine.
Nota: Questa guida è per principianti; per dettagli più tecnici vai su Come Scegliere la Giusta Apertura del Diaframma (F Stop), che copre molti aspetti che in questo articolo vengono appena sfiorati o ignorati.
Passaggi
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1Imposta la tua macchina fotografica su Priorità Diaframma. La dicitura è diversa per ogni produttore (leggi il manuale), ma qui trovi qualche consiglio per le marche più importanti di fotocamere digitali:
- La maggior parte delle reflex digitali Nikon: Hai una ghiera delle modalità. Girala su "A". Una volta che hai fatto questo, puoi cambiare il diaframma girando la ghiera di controllo anteriore (sul manico destro, vicinissimo al pulsante di accensione). Se la tua macchina fotografica non ha una ghiera di controllo anteriore, puoi aggiustare il diaframma con la ghiera posteriore.
- Le reflex digitali Nikon di alta fascia: Premi il pulsante "MODE" mentre giri la ghiera di controllo posteriore finché non leggi "A" sul tuo LCD superiore. La ghiera di controllo anteriore controllerà il diaframma.
- Quasi tutte le reflex Canon (e qualche compatta Canon): Gira la ghiera delle modalità su "Av". Il diaframma sarà regolato dalla ghiera di controllo principale (vicina al pulsante di scatto).
- Molte compatte digitali hanno la Priorità Apertura, ma devi cercarla nel menu per attivarla e impostarla. Questo è un metodo semplice di dire al computer e alle altre parti di lavorare insieme, il che non costa molto di più, ma è segno che il produttore si è preoccupato di farti trarre il meglio anche da una fotocamera economica.
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2Memorizza alcuna terminologia di base. Ti serve per capire il resto dell’articolo.
- ’’’f/X’’’ indica l’apertura del diaframma. Questo numero rappresenta una frazione della lunghezza focale del tuo obiettivo in relazione alla sua apertura. Una minore apertura è indicata da un più alto numero f/ : f/32 è un’apertura minore di f/5.6, cioè un diaframma più chiuso, che significa minore luce che entra nell’obiettivo.
- Chiudere il diaframma significa usare un’apertura minore (diaframma f/ maggiore).
- Tutta apertura è il diaframma impostato al massimo della sua apertura (numero f/ minimo).
- Profondità di campo è formalmente la zona in cui gli oggetti appaiono a fuoco nell'immagine. C’è una sola distanza dall’oggetto in cui esso sembra perfettamente a fuoco; la profondità di campo copre l’area fuori dal fuoco perfetto ma che sembra ancora abbastanza a fuoco, in modo che allo spettatore qualsiasi cosa in quell’area di fuoco sembra volutamente a fuoco.
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3Verifica gli obiettivi. Tutti gli obiettivi sono diversi e hanno un diaframma a cui scattano meglio. Esci e fai qualche scatto a qualcosa che abbia una trama fitta a diverse aperture e compara le immagini per capire come l’obiettivo si comporta a diversi diaframmi. Ecco qualche consiglio su cosa cercare:
- Quasi tutte le lenti hanno un basso contrasto e sono meno incise alla massima apertura, soprattutto agli angoli dell’immagine. Questo è vero soprattutto negli obiettivi per macchine fotografiche 35mm e digitali. Riguardo all’incisione, è una cosa completamente diversa dalla profondità di campo; si nota soprattutto agli angoli dell’immagine. Perciò, se vuoi avere lo sfondo a fuoco devi chiudere il diaframma. Per soggetti normali di solito f/8 è il diaframma più inciso.
- La maggior parte degli obiettivi vignettano a massima apertura. La vignettatura si ha quando gli angoli dell’immagine sono molto più scuri del centro dell’immagine. Questa può essere una cosa buona per molti fotografi, soprattutto per i ritratti; convoglia l’attenzione verso il centro dell’immagine, che è il motivo per cui molte persone aggiungono la vignettatura in post-produzione. Ma è sempre meglio sapere cosa ottieni. La vignettatura di solito non si vede oltre f/8.
- Tutti gli obiettivi diventano meno incisi se chiudi abbastanza il diaframma. Questo è un limite fisico degli obiettivi; far entrare la luce in un buco più piccolo costringe i raggi luminosi ad interferire l’uno con l’altro.
- Le lenti zoom possono variare in base a quanto sono zumate. Fai delle prove come sopra alle diverse lunghezze focali.
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4Esci e scatta.
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5Controlla la profondità di campo. È semplice: un’apertura minore significa più profondità di campo, una maggiore meno. Un’apertura maggiore (diaframma minore) significa anche sfondo più sfocato (che simile, ma non identica, alla profondità di campo). In breve lo sfondo può essere sfocato anche se distrae l’attenzione. Ecco qualche esempio.
- Usa un diaframma alto per avere più profondità di campo.
- Ricorda che la profondità di campo diventa più stretta man mano che ci si avvicina. Se fai fotografia macro, per esempio, potresti dover chiudere il diaframma molto di più che per un paesaggio. I fotografi di insetti spesso vanno su diaframmi f/16 o più alti, e devono illuminare i soggetti con molta luce artificiale.
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Ricorda che aprire il diaframma in questo modo costringerà lo shutter a chiudersi più in fretta. Alla luce del giorno, assicurati che lo shutter non sia al massimo della velocità (di solito 1/4000 sulle reflex digitali). Mantieni gli ISO bassi per evitarlo. -
Ricorda che non vedrai nulla di tutto ciò nel mirino (o sullo schermo se stai facendo composing). Le macchine fotografiche moderne prendono “le misure” con l’obiettivo a massima apertura, e vanno al diaframma giusto solo al momento dello scatto. In più i mirini sulle moderne DSLR non mostrano nemmeno la reale profondità di campo se scatti con la lente veloci (cioè con una apertura massima più alta).
Molte reflex digitali hanno un pulsante di preview della profondità di campo sulla parte anteriore della camera. Se hai mai premuto un bottone e ti sei chiesto perché il mirino è diventato nero, ecco il perché. Sfortunatamente, poiché il mirino viene oscurato, è molto difficile capire la profondità di campo in questo modo (anche se può dare indicazioni su quanto siano lontani gli oggetti fuori fuoco sullo sfondo, che non è la stessa cosa). Un’opzione migliore sulle fotocamere digitali è semplicemente scattare la foto, poi rivederla zoomando sull’OCD per vedere se lo sfondo è abbastanza a fuoco (o fuori fuoco).
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6Controlla la velocità dell'otturatore. Usare un diaframma più aperto significa poter usare una velocità di shutter maggiore (o un ISO minore con la stessa velocità); per dire, un diaframma più chiuso costringe a una velocità di otturatore più bassa, o ad alzare gli ISO per fare la stessa foto. Ciò ha alcune implicazioni pratiche:
- Ottieni la maggiore velocità di otturatore che puoi. Se per esempio stai scattando con la macchina a mano o se cerchi di catturare il movimento con poca luce, imposta il diaframma più aperto che puoi. Spingiti anche al limite degli ISO (la quantità di rumore tollerabile è qualcosa che devi sperimentare da solo). La macchina fotografica scatterà alla maggiore velocità possibile.
- Ottieni la minore velocità di otturatore che puoi. Questo è ottimo se per esempio vuoi fare un effetto movimento (pensa a quelle foto sognanti di acqua che scorre). Imposta gli ISO al minimo, chiudi il diaframma a f/16 (o meno, se vuoi sfidare le leggi della fisica, o se ti va bene la diffrazione). La camera darà la più bassa velocità dell’otturatore possibile (anche se solitamente le fotocamere moderne non espongono automaticamente per più di 30 secondi).
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7Cerca la migliore incisione dell’immagine. Come già accennato, quasi tutti gli obiettivi sono più incisi se chiudi un po’ il diaframma. Se hai fatto i test come suggerito, usa quest’apertura per tutti gli scatti in cui pensi che avrai adeguate profondità di campo e velocità dell’otturatore. Per quelli di voi che fotografano usando un cavalletto, usa quest’apertura tutto il tempo.
- Se sei troppo pigro per fare i tuoi test (e davvero fare i test su soggetti come i muri è noioso), allora la saggezza popolare ti viene in aiuto: f/8 va bene. f/8 solitamente dà una profondità di campo sufficiente per la maggior parte dei soggetti fermi e solitamente l’immagine è nitida al massimo (o quasi) nella maggior parte delle reflex digitali e pellicola 35mm.
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Consigli
- Quando non usi attivamente la macchina fotografica tienila pronta a qualsiasi cosa ti capiti lasciandola in modalità automatica, o magari in priorità apertura con un diaframma fisso ragionevole come f/8.
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Non ti preoccupare dei risultati dei test. I test ti dicono come ottenere i risultati migliori su un soggetto qualsiasi in una situazione ideale su cavalletto, non negli scatti che permettono le condizioni del mondo reale. In particolare:
- Se ti serve davvero molta profondità di campo, non ti preoccupare di usare diaframmi più chiusi, anche se la diffrazione è evidente.
La sfocatura causata da una parte del soggetto fuori dalla profondità di campo è una cosa molto complessa e impossibile da correggere; è un fenomeno straordinariamente complesso che cambia da obiettivo ad obiettivo, e a volte anche sullo stesso obiettivo in base al diaframma, alla distanza del soggetto e alla focale.
La diffrazione invece è un fenomeno relativamente semplice. Una semplice maschera di contrasto sul tuo programma di post-produzione di immagini di solito funziona bene.
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Non esitare a scattare con il diaframma a tutta apertura se necessario. Per esempio, se stai scattando con la macchina a mano e non puoi evitare di tremare un pochino, o se vuoi cogliere il movimento, allora scatta a tutta apertura; una lieve sfocatura agli angoli è molto meno orribile di un’immagine mossa o della scia di un soggetto in movimento. Un contrasto inferiore è semplice da correggere al computer.
- Se ti serve davvero molta profondità di campo, non ti preoccupare di usare diaframmi più chiusi, anche se la diffrazione è evidente.
- Chiudere il diaframma a f/16 o meno, con molti obiettivi, trasforma i punti luminosi in “stelline”. Queste di solito hanno lo stesso numero di raggi delle lame del diaframma del tuo obiettivo (se sono in numero pari) o il doppio (se sono dispari).
Avvertenze
- Usare un diaframma chiuso (numero f/ alto) può anche portare a fuoco cose indesiderate, come polvere sul sensore o sporco o danni alla lente. Potresti dover pulire il sensore o la lente, o modificare le immagini al computer. Se la lente ha un grosso graffio, evita di puntare dritto verso il sole, che potrebbe causare un flare.
- Pulire troppo a fondo può causare ulteriori problemi nel tempo che non un po’ di polvere. Se hai un filtro economico sulla lente, preferibilmente rivestito (coated) o multi-coated per evitare il flare, puliscilo quanto vuoi.
- La polvere sul sensore non dovrebbe essere un grosso problema se cambi obiettivo in un posto calmo e relativamente senza polvere.