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Traduzione dal greco di Angelo Maria Ricci (1824)
III secolo a.C.
Questo testo fa parte della raccolta Le odi di Anacreonte e di Saffo


CEFALO E PROCRI.


Da Callimaco.


Aura dolcissima,
     Che mi ristori,
     Diceva Cefalo,
     Tra l’erbe e i fiori
     5Deh! vieni a me.
E Procri udivane
     La voce e l’eco,
     Fra mille palpiti,
     Presso allo speco,
     10Ritta in due piè.
Quando tra i frutici
     Un rumor lento
     Intese ahi, Cefalo...
     L’intese... e al vento
     15Trasse lo stral...
E tu ingratissima
     Aura leggiera,
     Rechi all’incognita
     Leggiadra fera
     20Colpo mortal...

O voi bell’anime
     Che m’intendete,
     E la vaghissima
     Fera piangete,
     25E il cacciator,
Piangendo ditemi
     Per cortesia,
     È più tra gli uomini
     La gelosia
     30Cieca, o l’amor?...

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