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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1834
ER CANONICATO BBUFFO
Azzecca1 un po’ Ssanta Maria Maggiore
A chi oggnisempre dà un canonicato?
Ar re de Spaggna, cazzo!, omo ammojjato,
Cosa che ttanto dispiasce ar Ziggnore!
E ar passà dde la bbanca2 averà ccore
Sto sor canonichetto incoronato,
Senz’esse3 stat’in coro e avé ccantato,
De scibbasse4 la paga de cantore?
Io je dirìa:5 vienite in de la stalla6
Com’e ll’antri voi puro,7 a ddì l’uffizio
Co la bbarretta e la pelliccia in spalla.
Che! cciamancheno8 preti, a sto paese,
Da pijjasse9 qualunque bbonifizzio
Per la raggionede quer tant’-ar-mese?
4 aprile 1834
- ↑ Indovina.
- ↑ Il passar de la banca significa il “pagare gli emolumenti.„
- ↑ Senza essere.
- ↑ Di cibarsi.
- ↑ Gli direi.
- ↑ Stallo canonicale.
- ↑ Come gli altri voi pure.
- ↑ Ci mancano.
- ↑ Pigliarsi.
Note
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