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La crudertà de Nerone La scianchetta Santissima
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

ER LEGGE E SCRIVE1

     E a cche tte serve poi sto scrive e llegge?
Làsselo fà a li preti, a li dottori,
A li frati, a li Re, all’Imperatori,
E a cquelli che jje l’obbriga la Lègge.

     Io vedo che cce sò2 ttanti siggnori
Che Ccristo l’arricchissce e li protegge,
E nnun zann’antro che rròtti,3 scorregge,
Sbavijji,4 e strapazzà li servitori.

     Bbuggiarà5 ssi6 in ner cór de le famijje
L’imparàssino ar più li fijji maschi;
Ma lo scànnolo grosso è nne le fijje.

     Da ste penne e sti libbri mmaledetti
Ce vò ttanto7 a ccapì ccosa ne naschi?
Grilli in testa e un diluvio de bbijjetti.

27 agosto 1835

  1. Il leggere e scrivere.
  2. Ci sono.
  3. Non sanno altro che rutti, ecc.
  4. Sbadigli.
  5. Meno male.
  6. Se.
  7. Ci vuol tanto.

Note

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