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Le variazzion de tempi Er Papa Micchelaccio
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1834

ER PADRE SUPRÏORE

     Tre nnotte fa, un Patrasso francescano
ariccontava a una su’ grann’amica
ch’è ppiù mmejjo avé er culo in zu l’ortica
che de stà in un Convento a ffà er guardiano.

     Questi dicheno pragras1 der Zovrano:
quelli sò ddisperati pe’ la fica:...
inzomma disce lui ch’è una fatica
d’arinegacce2 er nome de cristiano.

     Disce che ppe’ sti frati farabbutti3
lo stà4 bboni la notte in dormitorio,
er zilenzio, er cantà, ssò affari bbrutti.

     La ppiù ppena perantro, er più mmartorio,
er più ssudore, è aridunalli5 tutti
la matina e la sera ar rifettorio.

14 marzo 1834

  1. Plagas.
  2. Rinegarci.
  3. Farabutti, per «ribaldi».
  4. Stare.
  5. Radunarli.

Note

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