Questo testo è incompleto.
Er zervitore marcontento Mariuccia la bbella
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

ER PASSAPORTO DER MILANESE

     Smira! “In nome de Smira„!1 E sta parola
Che ddiavolo siggnifica, Bbastiano?
T’assicuro da povero cristiano
Ch’io nu l’ho intesa che sta vorta sola.

     Smira! Bbisoggna dì cche llà a Mmilano
Abbino in ner discorre2 un’antra3 scòla.
So cch’io sto Smira me s’intorza in gola
Come fussi,4 per dio, scera de grano.5

     Quanno li Turchi dicheno volìra,
Dìra, fascìra,6 oggnuno li capissce
Ma sfido er monno de spiegà sto Smira.

     Vino nun vò ddì ccerto;7 e mmanco pane.
Dunque ch’edè8 sto Smira? Uhm, già ffinissce
Ch’è cquarche nnome da mettésse9 a un cane.

29 settembre 1835

  1. In nome di S.M.I.R.A.
  2. Abbiano nel discorrere.
  3. Un’altra.
  4. Fosse.
  5. Cera di grano. Con riverenza, “lo sterco umano.„
  6. Volere, dire, fare.
  7. Non vuol dire certamente.
  8. Che è.
  9. Da mettersi.

Note

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.