Questo testo è stato riletto e controllato. |
Traduzione dal latino di Anonimo (1884)
◄ | 188 | 190 | ► |
CLXXXIX
Istoria faceta di un tal Petrillo che liberò
un ospedale dalla canaglia.
Il cardinale di Bari, che era napoletano, aveva un ospedale a Vercelli, che è nella Gallia Citeriore, dal quale ritraeva poco guadagno, per causa delle spese che bisognava fare pei poveri. E vi mandò uno de’ suoi, che aveva nome Petrillo, per far denaro. Quando costui trovò l’ospedale pieno di malati e di oziosi, che consumavano tutte le rendite di quel luogo, vestito di un abito da medico, entrò nell’ospedale, e dopo aver visitato ogni sorta di piaghe: “Non vi è, disse, alcuna medicina che sia atta a sanare le vostre piaghe, fuor che un unguento fatto col grasso di uomo. Così oggi fra di voi si tirerà a sorte chi per risanar gli altri debba esser posto vivo nell’acqua ed esser cotto.” Tutti
fuggirono, atterriti da queste parole, temendo ognuno di dover per la sorte morire. E così liberò l’ospedale dalla spesa che si faceva per tutta quella gentaglia.