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INNO A BACCO.
Evoè Bacco signor delle genti,
Della gioja custode ed autor;
Te non fece tra i nembi frequenti
4Cieco Nume de’ vinti il timor.
Tu recando la gioja tranquilla,
Che de’ Numi fa dolce il poter,
Tu raccendi la pura favilla
8Che la vita condì col piacer.
Tu non versi da’ monti nembosi
Le tempeste in cui Giove regnò,
Ma distilli da’ colli ubertosi
12Viva ambrosia che il sol colorò.
Tu non copri di luridi ossami
Le campagne per barbaro allor,
Ma a regnar sull’aratro vi chiami
16Coronato di spighe il cultor.
Te non fuggon le madri, le spose
Allo squillo di tromba feral,
Ma i tuoi sistri accompagnan festose
20Dalla rocca alla selva ospital.
Te di pampini, o Nume clemente,
Cinge Amore per man della Fè,
E col tirso la Gioja innocente
24Della terra lo scettro ti diè.