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Er padre e la fijja La famijja poverella
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

LA SERENATA

     Vièttene a la finestra, o ffaccia bbella,
Petto de latte, bbocca inzuccherata,
Ch’io te la vojjo fà la serenata,
Te la vojjo sonà la tarantella.

     Presto, svéjjete e affàccete, Nunziata;
E ppenza ch’er tu’ povero Chiumella
Dorme sempre all’arbergo de la stella,
Fora de la tu’ porta appuntellata.

     Perchè mme vòi lassà ttutta la notte
A ssospirà cquaggiù ccom’un zoffietto,
Bbianco come la neve e le ricotte?

     Tutti l’ommini adesso stanno a lletto:
Tutte le fiere stanno in ne le grotte:
Io solo ho da restà ssenza riscetto!

25 settembre 1835

Note

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