Questo testo è incompleto. |
◄ | La purciaròla | Er debbitore der debbitore | ► |
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835
LA NOTIZZIA DE TELÈFRICO1
Ha ssentito, Eccellenza, a ddon Bennardo
Che ggran nova j’ha ddato un uffizziale
Che ll’ha intesa da un omo ggiù ar bijjardo,
Che ll’ha lletta in ner fojjo der giornale?
Disce ch’er Re de Francia, ar baluardo
Der Tempio2 de le guardie nazzionale,
Un certo Monzù Ggiàchemo Ggerardo3
J’ha sparàt’una machina infernale.
Le palle hanno ammazzato pe’ ffurtuna
Un zubbisso4 de popolo innoscente,
E ar Re ppoi, ch’era robba sua, ggnisuna!5
Chi è stato còrto6 in testa, chi in ner core,
Chi in ne la panza; e er Re e li fijji ggnente!
Ce se7 vede la mano der Ziggnore!
14 agosto 1835
- ↑ Di telegrafo.
- ↑ L’attentato del 28 Luglio au Boulevard du Temple.
- ↑ L’assassino Fieschi si nominò sul principio Gérard.
- ↑ Un subisso: una gran massa.
- ↑ Nessuna.
- ↑ Colpito.
- ↑ Ci si.
Note
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.